In occasione della conferenza sul microcredito, che si è svolta a Roma il 30 giugno scorso, RITMI presenta una proposta di modifica dell’art. 111 del TUB – Testo Unico Bancario, dedicato alla regolamentazione degli operatori specializzati in microfinanza.
“Guardiamo con interesse al percorso legislativo in corso finalizzato alla modifica del Testo unico bancario– afferma Daniele Ciravegna, presidente di Ritmi.
Le modifiche proposte da RITMI al testo dell’art. 111 del TUB si concentrano su:
– distinzione tra microcredito d’impresa e microcredito sociale;
– inclusione delle cooperative tra i soggetti che possono beneficiare di attività di microcredito;
– questione dei requisiti patrimoniali minimi per poter operare.
“Viste le dimensioni che sta assumendo il microcredito – ha affermato Maria Leddi, della Fondazione Giordano Dell’Amore – occorre intervenire normativamente. Trattandosi di una situazione che fino ad oggi è stata vissuta sotto il profilo normativo in modo marginale, con le dimensioni che sta assumendo e la capacità di incidere positivamente nel sociale, soprattutto in un momento di crisi, credo che alcuni paletti per circoscrivere in modo un po’ piu’ preciso di cosa stiamo parlando sia una garanzia di un miglior funzionamento del settore”.