PerMicro è fiera di annunciare la sua partecipazione al Progetto LEI (Lavoro Emancipazione Inclusione), realizzato a Torino con il contributo finanziario di Compagnia di San Paolo, la partecipazione dell’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo nell’ambito del Progetto Logos, il co-finanziamento di Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, Associazione Arione onlus, Cooperativa sociale Extraliberi, Cooperativa Sociale Patchanka, Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri e infine il contributo in kind di Intesa Sanpaolo S.p.A., in qualità di ente titolare del Museo del Risparmio.
Il progetto è rivolto in particolare alle donne del Carcere di Torino, con l’obiettivo primario di potenziare le loro opportunità di formazione e occupabilità e di ampliare la platea di coloro che possano disporre di maggiori possibilità di inserimento socio-lavorativo. Il progetto si propone in particolare di:
- consentire alle detenute di apprendere o affinare le competenze nella prospettiva dell’uscita dal carcere e di un reinserimento socio-lavorativo volto alla prevenzione della recidiva;
- responsabilizzare le detenute verso il rispetto delle regole, dei tempi e degli impegni;
- migliorare la condizione detentiva mediante attività che consentano il superamento dell’ozio;
- aumentare l’autostima attraverso la scoperta o il miglioramento di attitudini e capacità;
- promuovere un clima di serenità attraverso il rispetto reciproco e con il personale del carcere.
Nel primo anno di attività beneficeranno delle attività del progetto circa 40 donne, detenute all’interno della Casa Circondariale di Torino.
PerMicro è soprattutto coinvolta nell’accompagnamento socio educativo: per le donne che potranno accedere a misure alternative o prossime al fine pena, sono infatti attivati percorsi di accompagnamento socio-educativo volti a sostenere la detenuta nel suo percorso di reinserimento.
Per tutte le donne inserite nel progetto sono inoltre attivati:
– Interventi di educazione finanziaria di base
– Interventi sull’autoimprenditorialità e accesso al microcredito
Sono previsti percorsi per detenute in fine pena ritenute idonee a beneficiare di microcrediti all’impresa attraverso il coinvolgimento di PerMicro, per l’avvio di attività imprenditoriali autonome all’esterno.
Nasce lo sportello per fare impresa e abitare nelle terre alte
Nell’ambito del progetto InnovAree nasce “Vado a vivere in montagna”, lo sportello che consente a chi vuole sviluppare un progetto di impresa nelle terre alte del Piemonte di usufruire di un servizio gratuito di mentorship, networking e matching con enti interessati a supportare, attraverso strumenti di microcredito e finanza etica, progettualità in queste aree. InnovAree è un progetto promosso da Accademia Alte Terre, Collegio Carlo Alberto, Uncem e SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale.
INNOVAREE
InnovAree mira allo sviluppo delle aree interne e montane piemontesi, mettendo in relazione la “domanda di montagna” di cui sono portatori tanti soggetti a vocazione imprenditoriale (giovani, innanzitutto) e l’offerta di (micro)credito a livello regionale legata alla presenza di un importante tessuto locale di attori disponibili a valutare investimenti in questa direzione. L’11 gennaio 2018, la Direzione Generale dell’Agricoltura della Commissione Europea ha pubblicato una serie numerosa e approfondita di dati, da utilizzare come indicatori di contesto per la valutazione ed il monitoraggio delle misure della politica di sviluppo rurale (PSR) che ha permesso di leggere in
maniera diversa il territorio.
UN PATRIMONIO IMMATERIALE CHE RISCHIA DI ANDARE DISPERSO
In relazione alla struttura per classi di età dei titolari di aziende agricole si possono ricavare i seguenti dati: gli imprenditori agricoli con età inferiore a 35 anni, determinati dall’ultima analisi sulle strutture agrarie del 2013, sono il 5,9% del totale nell’Ue (28 paesi membri) ed in Italia sono il 4,5%. Rispetto al 2010, l’incidenza dei giovani è diminuita (erano il 7,5% nella Ue ed il 5,1% in Italia). Si assiste all’invecchiamento della classe degli agricoltori, a dispetto dei tanti sforzi fatti dalle politiche europee e nazionali.
I NUOVI MONTANARI
La difficoltà di categorizzare quanti in questi ultimi anni stanno scegliendo di trasferire la propria vita ed attività lavorativa in montagna rende difficile far emergere attraverso i dati il profilo dei “Nuovi Montanari”. La ricerca condotta dall’associazione Dislivelli pubblicata nel volume “Nuovi montanari – abitare le alpi nel XXI secolo” (2014) ne evidenzia alcune caratteristiche: sono spesso famiglie giovani, ma anche uomini e in minor numero donne, che scelgono di andare a vivere in montagna alla ricerca di una migliore qualità di vita e di nuove opportunità lavorative. Si tratta di persone con profili professionali ed educativi medio/alti e spesso capacità imprenditoriali che vengono prevalentemente dalle aree urbane.
MANCANZA DI CREDITO E STRUMENTI FINANZIARI
InnovAree mira ad agire sui fattori che fanno da deterrente per chi desidera sviluppare nuove progettualità nelle terre alte. Un primo workshop è stato condotto l’11 novembre 2017, coinvolgendo diversi stakeholder: imprese di successo attive nelle aree interne, fondazioni bancarie, enti di (micro)credito e di finanza etica. Le testimonianze portate e gli interventi che li hanno seguiti hanno dimostrato come le aree interne e montane del Piemonte costituiscano una porzione molto importante del territorio regionale (considerando il dato che oltre il 40% del
territorio piemontese è montano). Pur risultando ad oggi sotto-valorizzate e in larga misura spopolate, queste aree costituiscono il luogo di elezione per numerose attività imprenditoriali che si propongono di innovare il settore agro-silvo-pastorale e sviluppare servizi ad elevata intensità relazionale.
“VADO A VIVERE IN MONTAGNA”
“Vado a vivere in montagna” è un servizio che si rivolge a quanti (neo-laureati, liberi professionisti a partita Iva, associazioni, organizzazioni non profit, imprese già costituite o costituende, imprese sociali) hanno intenzione di sviluppare progetti di vita e di lavoro nelle montagne piemontesi, a partire dai settori:
● agro-silvo-pastorale,
● servizi alla persona
● turismo sostenibile
● agricoltura sociale
● energie rinnovabili
● cultura e promozione del territorio
● recupero dell’edilizia dismessa a fini produttivi e comunitari.
Gli interessati potranno presentare le proprie idee imprenditoriali così come le iniziative già attive che intendono ulteriormente sviluppare: tramite un colloquio mirato potranno esporre i principali elementi progettuali e gli obiettivi che intendono raggiungere. Potranno così ricevere supporto di orientamento rispetto a questa scelta ed essere messi in contatto con mentor esperti di strumenti di microfinanza ed imprenditori che stanno sviluppando progettualità nelle aree interne. Le proposte così raccolte andranno a costituire un database di progetti supportabili tramite il micro-credito e l’apporto degli strumenti della finanza etica.
Grazie alla sinergia a livello territoriale con operatori della finanza agevolata, nei prossimi mesi il progetto InnovAree avrà come obiettivo principale quello di mettere in relazione gli imprenditori (o potenziali tali) interessati a sviluppare iniziative nelle terre alte piemontesi con gli attori che possono offrire particolari strumenti di credito, ritagliati sulle necessità di chi intende fare impresa in montagna.
Il servizio sarà attivo a partire da 14 Febbraio 2018, tutti i giovedì (su prenotazione) dalle 10:00 alle 17:00, presso Rinascimenti Sociali (in via Maria Vittoria, 38 a Torino. Per accedere al servizio è necessario fissare un appuntamento con il responsabile dello sportello, Dr. Andrea Membretti, tramite e-mail (vivereinmontagna@socialfare.org).
Leggi l’intero comunicato stampa.
‘Financial instruments funded by the European Social Fund – boosting social impact’
8 – 9 March 2018, Brussels
The European Commission, Directorate-General for Employment, Social Affairs and Inclusion (DG EMPL), supported by the European Investment Bank, is pleased to announce the Second fi-compass ESF Conference, taking place on 8 and 9 March 2018 in Brussels, Belgium.
The 2-day conference will be opened by Ms Marianne Thyssen, European Commissioner for Employment, Social Affairs, Skills and Labour Mobility. Further distinguished speakers will present at the conference key topics related to financing social inclusion and social impact investing in the 2014-2020 programming period in a variety of thematic sessions.
PerMicro will take part at the Conference by holding one of the two parallel sessions on 9th March: these sessions will offer participants a chance to explore two practical topics related to the conference main themes in an interactive and informal way.
14:30 – 15:45 FI-Lab A
How much impact do you expect from microfinance?
Facilitation: Mr Andrea Da Pozzo, DG Employment, Social Affairs and Inclusion, European Commission
Mr Andrea Limone, CEO, PerMicro, Italy
Ms Giulia Boioli, Communication Manager, PerMicro, Italy
In this interactive session, participants will learn about measuring social impact of microfinance institutions (MFIs) in a practical, participatory way.
The conference programme can be found here.
The Speaker Biographies can be found here.
In this conference, participants can expect to get an overview on:
- The recent developments in social impact investing and innovative financing solutions across the EU
- The role of the EU and the ESF in social financing today and tomorrow
- How the effect of financial instruments on the development of social policies is perceived
- The opportunities provided by ESF financial instruments for EU Member States and regions
- Importance of microfinance in promoting self-employment and entrepreneurship
- How social entrepreneurship and social inclusion can be supported
- The support options available to Member States and managing authorities and on further support available from cooperation between the European Commission and European Investment Bank Group (EIB Group) for social inclusion and social impact.
Nel corso del 2018, PerMicro collabora con PerMicroLab Onlus nell’ambito del progetto Alternanza scuola-lavoro in alcune scuole superiori italiane: le regioni apripista sono state il Piemonte e l’Abruzzo.
Il programma di PerMicroLab di Alternanza scuola-lavoro (grazie al supporto di Citi Foundation) è incentrato su attitudini, percorsi di studio e scelte di lavoro. Inizialmente vi hanno aderito con entusiasmo tantissime scuole superiori a Torino: l’Arduino, il Maria Ausiliatrice, il Bosso Monti e il Bodoni Paravia. L’obiettivo è quello di aiutare i ragazzi a capire il panorama del mondo del lavoro, le differenze tra lavoro dipendente, lavoro professionale e attività d’impresa.
PerMicro svolge alcuni moduli formativi sul tema del microcredito e dell’educazione finanziaria, coinvolgendo anche alcuni suoi clienti imprenditori per presentare delle testimonianze concrete: è il caso di Andrea Marino, titolare di Altraforma Handmade, che nella foto è ritratto insieme a una classe del Liceo Scientifico F. Masci di Chieti.
L’Alternanza scuola-lavoro è una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi.
L’Alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) in linea con il principio della scuola aperta.