Cassa Depositi e Prestiti e FEI rafforzano la collaborazione a sostegno dell’economia italiana
- Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e Fondo Italiano d’Investimento (FII), sottoscrivono un accordo di co-investimento a supporto del Private Equity e Debt per le PMI.
- Migliore accesso al finanziamento per le microimprese nei settori sociali e culturali, attraverso la collaborazione tra CDP e FEI già avviata nell’ambito del programma EaSI della Commissione Europea.
La Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI, parte del gruppo BEI) riaffermano il loro impegno comune nei confronti delle imprese italiane.
Nella giornata di oggi, il FEI ha firmato un protocollo d’intesa con Fondo Italiano d’Investimento (FII), di cui CDP è l’azionista di maggioranza, per intensificare la collaborazione esistente nel settore del private equity e del private debt, dedicata alle PMI italiane, in piena coerenza con il Piano Industriale di CDP. Dal 2011 la collaborazione tra FEI e FII ha contribuito ad attivare investimenti per oltre 1,1 miliardi di euro in 22 veicoli di investimento.
Inoltre, attraverso la piattaforma di investimento “Social Impact Italia”, CDP e FEI annunciano che finanzieranno la principale istituzione di finanza etica italiana, Banca Etica, e il primo attore italiano del microcredito, PerMicro. Le due operazioni sono le prime in Italia a utilizzare il Programma “capacity building” dell’iniziativa UE per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI) della Commissione Europea. L’obiettivo principale è sostenere Banca Etica e PerMicro attraverso l’apertura di nuove filiali, lo sviluppo di strumenti digitali e investimenti in risorse umane, rafforzando così l’accesso ai finanziamenti per le persone che non hanno accesso al sistema bancario tradizionale.
CDP e FEI hanno inoltre annunciato la selezione dell’imprenditore Alberto Chalon come il primo “business angel” del Fondo Caravella, comparto italiano dell’iniziativa pan-europea gestita da “European Angels Fund” (EAF). Pertanto, gli investimenti di Alberto Chalon in PMI innovative nelle fasi “seed” e “early stage”, saranno automaticamente supportate dal Fondo Caravella. Promosso congiuntamente da CDP e dal FEI nel 2018, il Fondo Caravella è finalizzato al supporto di startup e PMI innovative nazionali, in co-investimento con “business angels” italiani.
Nell’ambito della collaborazione tra CDP e FEI, si ricorda che – grazie al recente investimento in Eureka! FUND I – Technology Transfer – è stato raggiunto in anticipo l’obiettivo di allocare i 200 milioni di euro della piattaforma di investimento ITAtech, dedicata al supporto del trasferimento tecnologico in Italia. La piattaforma è stata lanciata dalle due istituzioni tre anni fa e viene gestita dal FEI.
“L’accordo firmato oggi consente di intensificare la collaborazione con il FEI, che negli anni ha già prodotto importanti risultati. Insieme potremo dare un supporto concreto ad iniziative di finanza etica e di accesso al credito, oltre a fornire nuovo slancio alle start-up innovative: sono tutte attività che rientrano nella mission di CDP per il Paese e che rappresentano un volano per la crescita, l’occupazione e la competitività”, ha aggiunto Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato di CDP.
“La nostra ormai lunga collaborazione con CDP è una storia di grande successo“, ha commentato Pier Luigi Gilibert, Amministratore Delegato del FEI. “Le nostre iniziative comuni, anche con il sostegno di programmi europei come EaSI, stanno veramente facendo la differenza per molte aziende italiane, dalle start-up alle microimprese, e dalle PMI alle Mid-Cap. L’innovazione e l’accesso al finanziamento sono tuttora delle priorità per l’Italia e il FEI è qui per sostenerle.”
Un nuovo metodo per calcolare l’impatto della microfinanza sui sistemi sociali e per permettere una valutazione più attenta del ruolo del microcredito nel suo confronto con altre politiche di welfare è l’oggetto del seminario di presentazione dei risultati della ricerca svolta dal CeSPEM dell’Università Cattolica di Piacenza insieme all’Università di Parma, Microfinanza srl e la Rete Italiana di Microfinanza.
Il seminario si terrà il 28 novembre a partire dalle 9.30 in Università Cattolica a Piacenza (presso il Meeting Center “Il fienile”) e avrà come obiettivo la presentazione dei risultati di tre anni di ricerca svolta per conto della Banca Europea degli Investimenti e del Fondo Europeo degli Investimenti.
L’Unione Europea sta investendo in modo crescente nel settore della microfinanza, allo scopo di sostenere la creazione e lo sviluppo di imprese promosse da persone che, per differenti ragioni, non hanno accesso ai tradizionali circuiti del credito bancario. Per questo il Fondo Europeo degli Investimenti e il programma EASI – Employment and Social Innovation – mette a disposizione molteplici strumenti finanziari (linee di finanziamento e garanzie) e risorse dedicate per l’attività di assistenza tecnica di cui le microimprese abbisognano al fine di realizzare i loro piani di investimento.
Una misurazione corretta dell’impatto di queste azioni non può essere sintetizzata dagli indicatori tradizionali della finanza di impresa ma deve essere estesa all’insieme di dimensioni economiche, sociali e ambientali coinvolte. Una delle conclusioni più interessanti della ricerca è quella di aver sviluppato una metodologia che permette di considerare gli impatti sull’occupazione, sulla qualità della vita e sulla diminuzione del rischio di esclusione sociale, nonché sull’aumento della probabilità di accesso al credito tradizionale. Considerando questi effetti, il tasso di rendimento sociale (social return on investment) può arrivare a raddoppiare attraverso azioni di microcredito. Le analisi sono state condotte in Bosnia, Italia e Spagna. Il team di ricerca ha visto la partecipazione di Giulio Tagliavini e Lucia Poletti dell’Università di Parma, di Giampietro Pizzo e Katia Raguzzoni di Microfinanza, di Riccardo Grazioli dell’Università Cattolica, di Antonella Notte e Domenica Federico dell’Università della Calabria, e di Andrea Calzolari esperto di microcredito.
Il rapporto sarà illustrato nel corso dell’incontro alla presenza di Salome Gevatdze e Simone Uccheddu di FEI
e di Giuseppe Torluccio della Grameen Foundation Italia.
Nel pomeriggio una importante tavola rotonda, coordinata da Giampietro Pizzo, presidente della Rete Italiana di Microfinanza – RITMI, vedrà la partecipazione di esperti del settore. Parteciperanno al dibattito: Franco Egalini della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Donata Folesani di ART-ER, Laura Foschi di ADA Luxembourg, Andrea Limone di PerMicro, Marco Mazzoli dell’Università di Genova, Susanna Piccioni della Fondazione Don Mario Operti, Patricia Pulido di ACAF, Fabio Salviato di SEFEA Impact e Pier Paolo Ficarelli di Penso a Te – Educazione Finanziaria per Migranti. Un ricco parterre che metterà in evidenza le implicazioni e gli impatti economici e sociali delle politiche di microcredito.
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Giovedì 21 novembre alle ore 10.00, presso la Casa dei Diritti (via De Amicis 10, Milano), si terrà un importante evento per il primo anno di ENTERPRISE4INTEGRATION.
Attraverso le testimonianze dei beneficiari e dei partner, l’appuntamento di giovedì si propone di ripercorrere il percorso fatto e lanciare i servizi che il progetto mette a disposizione degli imprenditori stranieri nel nuovo anno.
Il progetto, promosso da Soleterre con il sostegno della JPMorgan Chase Foundation, è stato realizzato in partnership con Unione Artigiani della Provincia di Milano, Singa Italia, Fondazione Sodalitas e PerMicro.
Per iscriversi è necessario inviare una e-mail a info@program4integration.org indicando come oggetto “Evento Enterprise4Integration”.
L’imprenditorialità degli immigrati in Italia si conferma come un fenomeno dinamico, in continua crescita e in progressiva diversificazione, per quanto caratterizzato, allo stesso tempo, da specifici tratti di fragilità, direttamente legati alla maggiore debolezza socio-economica della popolazione di origini straniera: una condizione di svantaggio a cui i cittadini immigrati rispondono interpretando le esigenze dei tessuti economico-produttivi locali e cogliendone gli spazi e i canali di inserimento a loro accessibili. Anche negli anni più bui della crisi economico-occupazionale, rilevante è la continua tendenza alla crescita del numero delle attività di imprenditori stranieri. Un andamento in controtendenza che mette in risalto il contributo positivo delle attività avviate dai migranti in termini di tenuta della base imprenditoriale del Paese e che evidenzia l’elevata flessibilità occupazionale dei lavoratori di origine straniera e la loro capacità di adattamento alle evoluzioni e alle esigenze del mercato.
Anche nel corso del 2018 i dati raccolti nel Registro delle Imprese continuano ad attestare l’aumento delle attività indipendenti gestite da cittadini migranti sul territorio nazionale, un aumento significativo (+2.5% pari a 15mila azienda in più rispetto alla fine del 2017), a cui si associa un incremento del loro impatto sull’intero tessuto d’impresa nazionale.
Il progetto Enterprise4Integration è stato in grado di intercettare, supportare ed accompagnare questo fenomeno in continua crescita, attraverso percorsi di formazione e incubazione per aspiranti imprenditori, workshop per migliorare le strategie di crescita d’impresa, servizi di orientamento e informazione su tematiche legali e burocratiche, incontri di networking tra imprenditori e stakeholder rilevanti del mondo imprenditoriale per favorire scambi e sostegno e servizi di supporto sociale e psicologico in grado di sostenere fragilità e insicurezze che la scelta imprenditoriale comporta.
Scarica il programma dell’evento!
SUI NAVIGLI ARRIVA COMBO, L’OSTELLO DI RINGHIERA:
AMBIENTI FLUIDI, ACCOGLIENZA TAILOR-MADE E SPERIMENTAZIONE CULTURALE.
Spazi dedicati al cibo, all’arte, al sociale e alla musica. Così un edificio storico sul Naviglio Grande torna alla vita come luogo di ospitalità integrata. Un ostello per globetrotter. Una casa per la città. Uno spazio da abitare con la cultura. Un bar aperto per uno snack notturno o un caffè con un amico. Una radio che suona tutto il giorno dentro e fuori l’atrio di un palazzo restituito alla vita.
È uno, due, tre e molti ostelli. È il progetto avviato a maggio 2019 a Venezia, sbarcato a settembre a Milano e previsto per dicembre a Torino. Ospitato in edifici storici abbandonati, nei quartieri più dinamici delle principali città italiane, ogni sede ospita la grandezza dell’intero progetto. C’è un ristorante e un bar-café aperto tutto il giorno, tutti i giorni. Una zona per ospitare talk, screening, live set, listening session e performance. E una stanza per residenze artistiche, collettivi, gallerie e non-profit.
«Abbiamo immaginato Combo come uno spazio aperto in grado di attrarre e far sentire a proprio agio chi visita una città per la prima volta, chi ha qualcosa da esprimere e condividere e chi è semplicemente curioso» dichiara Michele Denegri, imprenditore e anima del progetto. «Combo nasce in palazzi dimenticati e nel riqualificarli vogliamo diventare la casa più conveniente per il turista, più stimolante per i cittadini e più attraente per chi già è protagonista nel mondo della cultura. Ci consideriamo un social network fisico, fatto di una comunità che condivide principi e valori e che parla un suo linguaggio».
La prima città ad ospitare Combo è stata Venezia, tra il ponte di Rialto e il mercato del pesce, nella sede dell’Ex Convento dei Crociferi, ricca e suggestiva nei suoi scorci, loggiati e cortili. Ha seguito Milano, all’interno di uno storico edificio di ringhiera sul Naviglio Grande con il suo popolo di artisti, giovani e cosmopoliti. Per la fine 2019 Combo sarà a Torino, nell’Ex Caserma dei Vigili del Fuoco a Porta Palazzo, cuore vivo di una città interculturale.
A Milano, Combo è anche uno spazio aperto con servizi di supporto a territorio e cittadini.
PerMicro S.p.a., intanto: una tra le più importanti società specializzate in microcredito in Italia, offrirà supporto e consulenza in accompagnamento a prestiti per imprese e privati, che abbiano difficoltà ad accedere al sistema bancario tradizionale.
Il secondo attore che avrà casa in Combo a Milano sarà il progetto Polìsola, centro psico-pedagogico di supporto alla genitorialità, con percorsi di sostegno, psicoterapia individuale o familiare o attività terapeutiche relazionali e artistiche. Entrambi i servizi saranno accessibili su appuntamento.
Combo rinasce in un quartiere iconico per i milanesi, nella location della trattoria Isola Fiorita e a pochi metri dal tempio del jazz milanese degli anni ’70, Al Capolinea, spazio per musicisti residenti e di passaggio dalla città. A quello spazio e a quella vita ritorna.
Combo Milano in numeri
• 42 camere, 217 posti letto
• Camere private e condivise da 3,4 e 6 letti con bagno privato
• Reception 24/24, deposito bagagli, cucina e sala comune, lavanderia automatica
• Colazioni, bar, ristorante, cocktail lounge
• Radio booth, spazi flessibili per incontri di lavoro, workshop, reading, esposizioni
Combo in uno sguardo
Venezia e Milano attive, Torino in arrivo. Ecco il resto dei numeri.
• VENEZIA: 8800 m2 / 255 letti – Ex Convento dei Gesuiti, Cannaregio, maggio 2019
• MILANO: 2200 m2 / 217 letti – Storico edificio di ringhiera, Naviglio Grande, settembre 2019
• TORINO: 5000 m2 / 260 letti – Ex Caserma dei Vigili del Fuoco, Porta Palazzo, dicembre 2019
Roma, 29 ottobre 2019
Banca Etica è diventata socia di PerMicro acquisendo poco meno del 10% del suo capitale sociale. La partecipazione di Banca Etica in PerMicro mira a sviluppare ulteriormente le attività di finanza etica e microfinanza in partnership con il principale attore del microcredito in Italia. La collaborazione tra le due società prenderà fattivo avvio all’inizio del 2020.
PerMicro opera su tutto il territorio nazionale con una chiara mission di inclusione sociale. Nata nel 2007 a Torino grazie ai due soci fondatori: Oltre Venture e Fondazione Paideia. Tra il 2008 e il 2018 si è ampliata la compagine sociale di PerMicro, che aggrega oggi soggetti fra loro molto diversi ma accomunati dall’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e l’occupazione attraverso l’erogazione professionale di crediti e microcrediti, l’educazione finanziaria e l’offerta di servizi di avviamento e accompagnamento all’impresa. PerMicro è socio fondatore della Rete Italiana degli operatori di Microfinanza (RITMI) e membro attivo dell’European Microfinance Network (EMN). Dalla sua nascita nel 2007, PerMicro ha erogato 24.553 crediti per un valore di oltre 178 milioni di euro, contribuendo a sostenere numerose famiglie in difficoltà temporanea e favorendo la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali in diversi settori, dal piccolo commercio alla ristorazione, l’artigianato, servizi alla persona e molti altri. “PerMicro si rivolge a persone escluse dai tradizionali canali del credito e collabora con il sistema bancario per accompagnare i suoi clienti verso la bancabilità. L’ingresso di Banca Etica nella nostra compagine sociale rappresenta un ulteriore passo nella storia di PerMicro: un nuovo partner bancario, votato ai principi della finanza etica, della partecipazione e dell’interesse di tutti”, spiega Andrea Limone, presidente di PerMicro.
Banca Etica è la prima e ancora unica banca italiana interamente dedita alla finanza etica, opera su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di filiali, banchieri ambulanti e grazie ai servizi di home e mobile banking. Banca Etica raccoglie il risparmio di organizzazioni e cittadini responsabili e lo utilizza interamente per finanziare progetti finalizzati al benessere collettivo. Oggi Banca Etica conta 41.500 soci e 72 milioni di capitale sociale; insieme alla controllata Etica sgr gestisce il risparmio di circa 300mila italiani per quasi 6 miliardi di euro. I finanziamenti accordati in Italia e Spagna ammontano a oltre un miliardo a favore di iniziative di organizzazioni, famiglie e imprese nei settori della cooperazione e innovazione sociale, cooperazione internazionale, cultura e qualità della vita, tutela dell’ambiente, turismo responsabile, agricoltura biologica, diritto alla casa, legalità. “Sin dalla nascita Banca Etica si occupa anche di microcredito in Italia e nel mondo – spiega la presidente Anna Fasano -. La partecipazione in PerMicro rafforza la strategia della banca nella promozione dell’inclusione sociale e finanziaria, perché la finanza etica è anche finanza inclusiva”.
Il progetto “Ricomincio da QUI” è partito nel mese di luglio 2019 e ha come obiettivo il potenziare le opportunità di formazione e auto-occupazione di chi vive nei territori del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria e ha il desiderio di ricominciare da zero un nuovo progetto di vita.
Il percorso desidera fornire in vari step alcuni strumenti utili per l’auto-occupazione:
- incontri di orientamento per favorire la comprensione dell’attitudine imprenditoriale e definire il proprio obiettivo di impresa;
- formazione su tematiche specifiche utili a chi sta avviando un’attività imprenditoriale (es. contabilità, marketing)
- consulenza individuale e accompagnamento precedente, ed eventualmente successivo, all’avvio dell’impresa;
- erogazione di microcrediti per l’avvio di imprese.
Alcune fasi del progetto sono rivolte a persone sottoposte a misure restrittive della libertà destinatari di misure penali sul territorio, altre invece – come le formazioni di gruppo – sono aperte a tutti gli aspiranti imprenditori interessati a formarsi per costruire un nuovo percorso di vita.
Il progetto “Ricomincio da QUI” è finanziato da Council of Europe Development Bank (CEB) ed è svolto da PerMicro in collaborazione con una rete di partner qualificati: il Ministero della Giustizia – Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità – Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna Torino (competente per le regioni Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria), l’Associazione MicroLab e IF Life Design.
Il progetto è realizzato con fondi del Social Dividend Account della Council of Europe Development Bank (CEB).
Link correlati:
Nell’ambito del progetto “Servizi Digitali alle imprese e progettazione comunitaria” a cura del Servizio Nuova Impresa della CCIAA di Vicenza e Unioncamere, si promuove un Seminario sulle misure attivate dalla Regione Veneto per favorire l’accesso al credito delle PMI e sui nuovi strumenti finanziari in programmazione.
26 SETTEMBRE 2019, ORE 10.00
Golf Hotel Vicenza
Via Carpaneda, 5/A – 36051 Creazzo (Vicenza)
L’accesso ai finanziamenti continua a rappresentare un ostacolo agli investimenti in Italia. La crisi economica, da un lato e la contrazione delle risorse finanziarie, dall’altro, hanno spostato l’attenzione dell’intervento pubblico a sostegno delle imprese sulle politiche di accesso al credito, cercando di garantire la tenuta del sistema produttivo.
In tale contesto la Regione Veneto è intervenuta con varie iniziative atte a favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, come la costituzione del Fondo regionale di garanzia, ma soprattutto della Sezione speciale veneto del Fondo centrale di garanzia per le PMI.
Ai partecipanti verrà spiegato il funzionamento dei seguenti strumenti di ingegneria finanziaria: Fondo centrale di garanzia, Fondi di rotazione e nuovi strumenti di finanziamento alternativi alla garanzia.
Nell’ambito di questo seminario, parteciperà anche PerMicro nella persona di Valentina Vedolin – resp. PerMicro Padova – facendo un’introduzione al microcredito come strumento finanziario; e a seguire interverrà Antonio Sogni per il progetto Rotary per il lavoro – portando esperienze di microcredito per le micro e piccole imprese.
Al termine di ogni incontro, verrà proposto ai partecipanti un questionario di valutazione in merito alle misure attuate dal POR FESR Veneto 2014 – 2020 e alle politiche regionali di accesso al credito. Tale strumento evidenzierà il target dei partecipanti agli incontri e analizzerà i punti di forza e di debolezza da considerare nei prossimi bandi e provvedimenti regionali.