La nuova Presidente di PerMicro, Francesca Giubergia, è attenta osservatrice di habitat marini e un’appassionata studiosa di percorsi di crescita, aziendali e umani. L’abbiamo intervistata per voi cercando di approfondire i dettagli più e meno noti di questa nuova figura di governance femminile che siamo già fieri di avere in squadra.

Cosa appassiona Francesca Giubergia, in tre parole?

Imprenditorialità, infanzia, arti marziali.

 Come ha accolto questa nuova nomina?

Mi sento molto onorata di questa nomina. Nutro una grande ammirazione per il mio predecessore Andrea Limone, che è stato colui che per primo ha creduto nell’idea che dovesse esistere in Italia una PerMicro.
Ho sempre avuto la possibilità di gravitare intorno a PerMicro: la conosco da quando è nata nel 2007, l’ho vista crescere in questi 16 anni e in alcune occasioni ho ricoperto pro tempore il ruolo di consigliera in CDA. Quando ho saputo della ricerca di una nuova figura di Presidente da parte dei soci, ho desiderato che si potessero confrontare su una rosa di possibili candidati e ho sperato di poterne fare parte. Il 25 ottobre scorso sono stata nominata Presidente: mi auguro di essere in grado di rappresentare un valido ponte tra il passato e il futuro di PerMicro.

Microcredito e sostenibilità: lo ritiene un binomio accostabile?

Io credo davvero che debba e possa essere accostabile. La sostenibilità è un principio aziendale che non deve modificare la visione sociale, tuttavia è un obiettivo necessario perché una realtà duri nel tempo. Aggiungerei che la stabilità di un’impresa che genera del bene, la rende ulteriormente meritevole agli occhi dei suoi stakeholder, siano essi clienti, dipendenti, investitori o finanziatori.

A suo giudizio, vi è qualcosa di PerMicro che non viene percepito a pieno all’esterno ma che lei riterrebbe fondamentale emergesse maggiormente?

Il tema dell’impatto sociale è un baluardo di cui molti, nei settori più diversi, ormai si fregiano. Ritengo che PerMicro, come tutti quegli attori completamente dedicati al loro core business, dia quasi per scontato ciò che fa e non si accorga a sufficienza di quanto valore produca. Se ad esempio considerassimo le ricadute di impatto sociale sul sistema Italia, ci accorgeremmo che PerMicro svolge un ruolo chiave in molteplici comunità, territori e regioni, un ruolo facilmente accostabile a quello delle politiche attive del lavoro o quelle sociali.
Mi piacerebbe che questo aspetto emergesse con maggiore rilievo perché il mondo della finanza sta portando sempre più capitali a realtà che sono in grado di dimostrare questa sostanza.

Come intende lavorare insieme ai soci?

Innanzitutto c’è in me un desiderio di ascoltare i soci: inizierò a incontrarli uno ad uno per capire che cosa ciascuno di loro si attende da PerMicro. Vorrei raccogliere da loro una visione strategica, idee e suggerimenti da trasformare in una sintesi da mettere a comune denominatore, per orientarci in vista dell’elaborazione del nuovo piano triennale 2024-2027. Per me sarà molto prezioso pormi in modalità di ascolto, fare squadra con gli altri soci e quindi entrare in un settore di business per me nuovo nel miglior modo possibile.

Come intende lavorare insieme ai colleghi?

Non penso siano necessari grandi stravolgimenti, piuttosto partire dalle piccole cose: alcune novità sono già state messe a terra, si tratta di mantenere una loro continuità, formalizzando e migliorando ulteriormente il metodo di lavoro che in questi 16 anni è stato sviluppato. Sicuramente potrebbe essere un’opportunità trascrivere il “modello PerMicro” per condividere le best practice: si pensi, per citare un esempio, a quanto sarebbe interessante mappare il patrimonio culturale delle relazioni con le comunità migranti sui territori in cui siamo presenti.

Nella sua visione, cosa vorrebbe vedere realizzato da PerMicro entro il compimento dei 20 anni della società, previsto nel 2027?

È una domanda a cui potrò rispondere solo dopo aver incontrato tutti i soci. Sono convinta che per far del bene ad una società, occorra innanzitutto capire quale sia il “suo” bene. Il mio primo lavoro da Presidente sarà quindi individuare gli obiettivi strategici al servizio del bene di PerMicro.

Nel corso del 2023 PerMicro ha ricevuto una due diligence da parte di MicroFinanza Rating finalizzata alla conferma dei requisiti per il mantenimento del certificato del Codice Europeo di Buona Condotta per gli operatori di Microcredito, valevole per l’ottenimento dei finanziamenti europei.

La valutazione di Microfinanza Rating, validata dallo steering group della Commissione Europea è stata basata sull’analisi della conformità di PerMicro rispetto 147 clausole applicabili. Dall’esame degli auditor, PerMicro risulta conforme per 142 di esse, pari al 96% del totale, registrando una crescita rispetto al 94% rilevato nella precedente valutazione del 2020.

Il miglioramento è ancora maggiore se si considera che l’esame è stato condotto considerando PerMicro una “large” (e non più medium) institution, con inclusione di una dozzina di clausole supplementari, tipiche di aziende più strutturate.

Certificate | Award Letter


Nel 2015 PerMicro era stata selezionata per far parte della fase pilota del progetto per testare lo strumento: durante questa fase la società ha collaborato con consulenti come MicroFinanza Rating e le istituzioni dell’Unione Europea.

Nel 2017 la Commissione europea ha consegnato a PerMicro il certificato di ottenimento relativo alla conformità al Codice europeo di buona condotta: è stata tra i primi operatori di microfinanza in Europa a riceverlo.

Nel 2020 PerMicro ha ricevuto la prima conferma dei requisiti per il mantenimento del certificato del Codice Europeo di Buona Condotta.

Nel 2023 PerMicro ha ricevuto la seconda conferma dei requisiti per il mantenimento del certificato del Codice Europeo di Buona Condotta e ha ritirato il certificato in occasione dell’Assemblea Generale dello European Microfinance Network a Bruxelles il 29 novembre.

Da BNL BNP Paribas un Inclusive & Sustainability-Linked Financing per 6 milioni di euro a favore di PerMicro per supportare le fasce più deboli della popolazione ad affrontare i costi legati alla transizione ambientale.

In un contesto in cui l’emergenza climatica richiede l’adozione di misure sempre più stringenti, c’è il rischio che i costi legati alla transizione energetica lascino indietro i soggetti più deboli. PerMicro, principale società italiana specializzata nell’erogazione di microcredito, è consapevole di questo rischio e ha avviato un programma finalizzato a incrementare progressivamente il proprio impegno per favorire una transizione ambientale inclusiva.

Per sostenere PerMicro nello sviluppo di tale programma BNL BNP Paribas, che ne è partner industriale, ha concesso un finanziamento da sei milioni di euro. Il prestito ha la forma tecnica di un Inclusive & Sustainability-Linked Financing e dà diritto a PerMicro di ottenere, ogni anno, un miglioramento delle condizioni economiche al conseguimento di specifici obiettivi finalizzati a favorire l’inclusione dei soggetti più deboli, con un focus specifico su temi legati alla sostenibilità ambientale e un’attenzione particolare alle imprese femminili e giovanili.

PerMicro ha, nel contempo, avviato una collaborazione con Just Sustainability Transitions Institute (“JuST Institute”). L’istituto coordina le azioni dei finanziatori della transizione e fornisce loro strumenti dedicati al fine di aumentare la quantità e la qualità dei finanziamenti sostenibili a beneficio specifico delle popolazioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici e al degrado della biodiversità.

JuST Institute supporterà PerMicro con specifiche attività di formazione ai dipendenti sulle tematiche “green”, al fine di sviluppare nuove offerte di finanziamento in grado di valutare l’impatto non solo sociale ma anche ambientale dei finanziamenti concessi.

Per l’Amministratore Delegato di PerMicro, Benigno Imbriano: “Negli ultimi anni abbiamo registrato il significativo aumento del numero di famiglie e persone che vivono situazioni lavorative, reddituali e sociali di grande fragilità e vulnerabilità. L’accesso ai nostri servizi di accompagnamento all’imprenditorialità, alla valutazione dell’idea imprenditoriale e al microcredito, può significare per le persone che a noi si rivolgono un autoimpiego, l’indipendenza economica, lo sviluppo dei propri talenti, la realizzazione dei propri desideri. Per PerMicro avere a disposizione finanziamenti come il prestito correlato alla sostenibilità di BNL BNP Paribas è fondamentale per poter crescere nella capacità di risposta a questa crescente questione sociale, con un’attenzione particolare al tema della transizione ecologica, che investe anche le fasce meno abbienti della società, che vanno sostenute con servizi informativi e credito.”

 Marco Tarantola, Direttore Generale BNL BNP Paribas, aggiunge: “BNL BNP Paribas è da anni al fianco di PerMicro e con questo veicolo concorre a creare occupazione e inclusione sociale attraverso l’erogazione professionale di crediti e microcrediti a famiglie e imprenditori esclusi dai tradizionali canali del credito. In quest’ottica sosteniamo la crescita di PerMicro sia attraverso la partecipazione diretta nel capitale sociale, che ci vede oggi come principale azionista, sia attraverso finanziamenti. Oggi, l’Inclusive & Sustainability-Linked Financing appena sottoscritto è un ulteriore strumento che BNL BNP Paribas mette a disposizione di PerMicro, così come fa a beneficio di altre realtà aziendali attive in diversi settori, combinando finanza, economia e sostenibilità”.

Torino, venerdì 15 settembre. Si è svolto oggi, presso la sede di Ersel a Torino, l’evento “CEB e PerMicro: l’Europa a sostegno del microcredito” durante il quale il Governatore della Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB), Carlo Monticelli, ha annunciato la concessione di una linea di credito di 12 milioni di euro a favore di PerMicro.

Il Programma

CEB fornisce programmi di prestito agli istituti di microfinanza in Europa con l’obiettivo di promuovere l’imprenditorialità e il lavoro autonomo, sostenere la creazione e lo sviluppo delle microimprese, contribuendo così alla generazione di reddito, al mantenimento e alla creazione di posti di lavoro, nonché all’inclusione finanziaria di popolazioni vulnerabili, comunità rurali, donne, migranti e minoranze etniche, con l’obiettivo di affrontare le disparità regionali, le disuguaglianze di reddito e gli squilibri di genere.

Il prestito del programma in oggetto sarà destinato a sostenere il portafoglio di prestiti a imprese di PerMicro per il finanziamento degli investimenti e delle esigenze di capitale circolante delle stesse. La linea di credito concessa da CEB consentirà a PerMicro di erogare prestiti con le seguenti caratteristiche:

  • i destinatari finali sono rappresentati da microimprese, comprese le start-up, che impiegano meno di 10 persone e il cui fatturato annuo o totale di bilancio annuo non supera i 2 milioni di EUR (definizione UE di microimprese);
  • i prestiti avranno una durata compresa tra 24 e 72 mesi e non richiederanno la presenza di garanzie reali;
  • almeno il 25% deve essere erogato a imprese femminili;
  • non sono ammessi i rifinanziamenti;
  • non sono ammessi finanziamenti a commercianti o produttori di tabacco;
  • altri settori non ammessi, oltre a quelli vietati dal codice etico di PerMicro (armi, settore pornografico, scommesse): settore estrattivo, inceneritori per trattamento rifiuti, settori che prevedono esperimenti su animali, real estate, finanziario, nucleare, settori dannosi per la salute o l’ambiente.

Lo scenario
L’Italia ha il maggior numero di lavoratori autonomi (2,2 milioni) nell’UE ed è identificata come uno dei paesi dell’UE con il maggior numero di imprenditori (0,6 milioni). Inoltre, il paese ha la seconda più alta popolazione di residenti stranieri nell’UE (9% della popolazione). Anche in Italia sono presenti divari significativi in termini di attività imprenditoriale e inclusione finanziaria, soprattutto per i gruppi più vulnerabili.

La microfinanza può avere un impatto positivo su tali sfide che l’Italia si trova ad affrontare promuovendo l’attività imprenditoriale, il lavoro autonomo e lo sviluppo economico. L’Italia presenta il gap finanziario stimato più elevato per la microfinanza nell’UE, con una domanda insoddisfatta di microcredito stimata in circa 2 miliardi di euro all’anno, pari a circa il 15% del gap finanziario totale nell’UE.[1]

L’erogazione di microprestiti consente alle persone finanziariamente escluse, in particolare quelle senza garanzie e senza storico creditizio, di avere accesso al credito. Questa tipologia di finanziamento viene spesso utilizzata come mezzo per incoraggiare l’incremento del lavoro autonomo (spesso favorendo la transizione dalla disoccupazione al lavoro autonomo) e per sostenere la formazione e la crescita di microimprese, svolgendo un ruolo importante nell’attuazione degli obiettivi politici dell’UE. La base clienti di PerMicro è costituita da clienti finanziariamente esclusi, a cui viene concesso un prestito con l’obiettivo finale di accompagnarli verso la bancabilità.

L’impatto sociale stimato del Programma sarà considerevole: aggiungendo l’attenzione alla dimensione di genere nei prestiti alle imprese ammissibili, tale impatto poggerà non solo sul numero di posti di lavoro che saranno mantenuti o creati, facilitando l’accesso ai finanziamenti e all’attività imprenditoriale delle microimprese o start-up esistenti, ma anche sulla riduzione della disparità di genere.

Impatto Sociale di PerMicro

Una ricerca condotta dal Centro Tiresia del Politecnico di Milano ha analizzato l’impatto sociale di 11 anni di attività (2009-2019) di PerMicro:

  • Persone non bancabili divenute bancabili: 6.335.
  • Posti di lavoro creati: 2.452.
  • Aumento delle entrate statali (gettito Irpef e fiscale dovuti all’aumento di redditi e consumi): Euro 111 milioni.
  • Riduzione della spesa pubblica (riduzione sussidi statali e costi amministrativi): Euro 17 milioni.
  • Mediamente ogni impresa finanziata ha creato 1,3 posti di lavoro.

Dichiarazioni
L’Amministratore Delegato di PerMicro, Benigno Imbriano, dichiara: “Il divario tra i pochi sempre più ricchi e i tanti sempre più poveri è qualcosa che, se non affrontato, condizionerà irrimediabilmente il nostro futuro, rendendo difficile la vita anche di chi pensa di non essere parte di queste dinamiche. Un paese integro, sano nei suoi principi, dovrebbe essere in grado di lavorare per la sua crescita economica, ma allo stesso tempo dovrebbe essere in grado di lavorare per ridurre le diseguaglianze. L’accesso a finanziamenti agevolati come il prestito CEB sarà fondamentale per PerMicro per sostenere le proprie attività, consentendoci di aumentare i nostri volumi di attività e dunque il nostro impatto sociale.”

Carlo Monticelli, Governatore della Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, aggiunge “Il sostegno al microcredito è parte integrante del mandato sociale della CEB e ha ormai acquisito una rilevanza strategica per la Banca. È importante sostenere le istituzioni che operano in questo settore, come PerMicro, in modo che la loro attività arrivi a sostenere un numero sempre maggiore di microimprenditori che desiderano avviare una nuova attività o espandere quella esistente, contribuendo così alla promozione dell’inclusione finanziaria e sociale nel paese. La nostra cooperazione decennale con PerMicro e l’impatto sociale che questa ha prodotto sono un esempio tangibile di come le istituzioni finanziarie ed europee possano unirsi per affrontare sfide complesse, investendo nelle persone e nelle comunità.”

“Abbiamo sempre creduto nell’importanza sociale di un progetto come quello di PerMicro, e per questo abbiamo scelto di sostenerlo fin dal 2007, prima con Fondazione Paideia e adesso con la nostra holding famigliare. – Ha commentato Guido Giubergia, Presidente di Narval – Vediamo nel microcredito un elemento fondamentale per lo sviluppo del Paese, sia in ambito sociale che produttivo, per sostenere quindi, da un lato le famiglie in difficoltà e dall’altra dare una possibilità a coloro che hanno una valida idea imprenditoriale. PerMicro, in questo senso, negli anni ha saputo fornire un apporto concreto di cui siamo molto orgogliosi.”


[1] Fonte dati: OECD (2021). The Missing Entrepreneurs 2021, p.41; Microfinance in the European Union: Market analysis and recommendations for delivery options in 2021-2027 p.3. e p. 91.

Abbiamo intervistato il nostro Amministratore Delegato, Benigno Imbriano, a pochi mesi dalla conferma del suo mandato in PerMicro.

Come è nata per lei l’opportunità di lavorare per PerMicro e di guidarla come AD?

Dopo 25 anni nel mondo del credito, di cui gli ultimi 13 in BNL BNP Paribas, nel 2019 manifestai il desiderio di misurarmi in una nuova sfida professionale. Grazie alla sensibilità dei Responsabili della Divisione di BNL, tra le varie opportunità percorribili, prendemmo in considerazione quella di concorrere per una posizione di responsabilità in una società del Gruppo o  in una società che avesse tra i suoi azionisti BNL BNP Paribas.
Sono stato nominato Amministratore Delegato di PerMicro il 7 ottobre 2019, dopo un percorso di selezione durato circa 6 mesi. Mai avrei immaginato di poter vivere un’esperienza lavorativa così coinvolgente dal punto di vista personale, densa di contenuti, certamente unica.

Perché la definisce “unica”?

Perché solo PerMicro è capace di raccogliere intorno alla sua mission sociale l’interesse di attori profondamente diversi tra loro, uniti dal desiderio di dare un sostegno concreto all’economia reale, ai giovani, alle famiglie in difficoltà. Un’azienda che in 16 anni di vita, nonostante risultati economici non positivi, continua a crescere e a svolgere la sua attività, grazie al costante supporto dei suoi soci che in tutti questi anni hanno custodito gelosamente la mission sociale, senza far mai mancare quanto necessario.
Ogni socio porta con sé sia il suo carisma, sia uno sguardo al suo particolare mondo: dal retail, a quello cooperativo e associativo, fino a quello delle fondazioni e degli investimenti sociali. Questa diversità ritengo sia un patrimonio a disposizione di PerMicro di straordinaria importanza.

Cosa possono fare le istituzioni finanziarie per aiutare la microfinanza, attraverso che tipo di supporto?

PerMicro per poter realizzare la sua mission sociale ha bisogno della collaborazione di chi vive il territorio. Solo vivendo il territorio e la relazione con i clienti, non importa se fisica, telefonica, digitale, si possono intercettare quelle situazioni in cui la presenza e l’utilità di PerMicro possono essere una soluzione, per chi vive una situazione di fragilità e di esclusione sociale, finanziaria ed economica.
PerMicro non fa concorrenza alle banche. Affianca il sistema bancario tradizionale in modo perfettamente complementare.
Ciò premesso, il ruolo delle banche è assolutamente fondamentale per la vita di un’azienda come la nostra ed è un ruolo duplice: da un lato sono le Banche a concedere i finanziamenti necessari per poter erogare i nostri prestiti e dall’altro garantiscono la necessaria collaborazione sul territorio, per accogliere e indirizzare tutte quelle persone che hanno bisogno di essere sostenute e accompagnate nel loro percorso di inclusione sociale e finanziaria.
L’apertura di un conto corrente è il primo passo verso l’inclusione economica e sociale di una persona.
Ad esempio, nel 2022 i colleghi di BNL e del Gruppo BNP Paribas (Bnl, Findomestic e Artigiancassa) hanno segnalato a PerMicro oltre 8,3 milioni di operazioni (quasi un terzo della produzione totale di PerMicro). I colleghi PerMicro da parte loro, hanno avviato alla “bancabilità” i loro clienti, attraverso l’apertura di oltre 2.000 nuovi conti correnti e il collocamento di oltre 1.100 prodotti di protezione.

Cosa possono fare le istituzioni pubbliche per aiutare la microfinanza, attraverso che tipo di supporto?

Mi dispiace evidenziare come nel sistema manchi quasi completamente il ruolo del Pubblico, il quale piuttosto che discutere su quale sia la forma più giusta di assistenzialismo, potrebbe impegnare una parte importante di queste risorse per mettere a disposizione sostegno finanziario a favore di chi vuole intraprendere un nuovo percorso professionale o imprenditoriale. All’interno di un contesto in cui ci si adoperi per generare nuova occupazione, realtà come la nostra ci sarebbero sempre, con assunzione di rischio in proprio.
Ad oggi, senza il ruolo determinante dei nostri azionisti e di alcune banche finanziatrici, in gran parte nostre socie, noi non potremmo dare alcun contributo.

Di cosa è più orgoglioso da quando è in PerMicro?

La pandemia e le difficoltà che abbiamo affrontato e superato insieme ai miei colleghi di PerMicro, hanno fatto sì che il mio legame con l’azienda diventasse da subito estremamente forte. La passione e la dedizione che ogni giorno i colleghi di PerMicro mettono nel proprio lavoro e l’attenzione che dedicano alle persone che a loro si rivolgono, sono per me un esempio costante. Entrare nella vita delle persone che si rivolgono a noi, conoscere i loro vissuti, le loro fragilità, vedere la dignità con la quale affrontano situazioni a volte inimmaginabili, è qualcosa che ti cambia dentro. Ogni giorno vivi e ascolti situazioni che ti portano a vedere la vita in una maniera diversa.
Mi rendo conto che tante volte non siamo in grado di capire ciò che ci circonda, non siamo consapevoli di quanto sia grande e di quanto stia montando una questione sociale che vede sempre più persone vivere situazioni lavorative, reddituali e sociali di grande fragilità e vulnerabilità. Il divario tra i pochi sempre più ricchi e i tanti sempre più poveri è qualcosa che, se non affrontato, condizionerà irrimediabilmente il nostro futuro, rendendo difficile la vita anche di chi pensa di non essere parte di queste dinamiche. Un paese integro, sano nei suoi principi, dovrebbe essere in grado di lavorare per la sua crescita economica, ma allo stesso tempo dovrebbe essere in grado di lavorare per ridurre le diseguaglianze.

Benigno Imbriano, lei è stato recentemente riconfermato dal CDA per un secondo mandato come Amministratore Delegato. Su quali linee guida intende impostare il tempo che ha davanti a sé?

Da poco più di due mesi ho ricevuto un nuovo mandato per i prossimi 3 anni. Sono estremamente felice e orgoglioso di poter continuare questa esperienza e di questo voglio ringraziare i soci, il presidente e i consiglieri di amministrazione.
Continuità sarà la linea guida che ci accompagnerà in questo nuovo triennio.
Continuità nella realizzazione quotidiana della nostra mission finalizzata all’inclusione sociale, attraverso il sostegno alla famiglia e attraverso la creazione di nuova occupazione, nel ricercare un equilibrio di volumi di erogato alle famiglie e micro imprese, nello sviluppo delle relazioni con tutte le realtà sociali, associative, economiche e finanziarie, pubbliche e private, interessate a generare impatto sociale sui territori.
Continuità per vincere la nostra sfida all’interno della sfida, ovvero ricercare un equilibrio tra impatto sociale e sostenibilità economica. Il mio sogno è quello di poter raccontare l’impatto sociale della nostra azienda, all’interno di un contesto di equilibrio economico. Questo creerebbe un modello senza precedenti in Italia e ci permetterebbe di essere ancora più incisivi e significativi nel generare inclusione sociale, economica e finanziaria del nostro paese.

Intervista all’Amministratore Delegato di PerMicro, Benigno Imbriano.

Divulgazione dei dati del Codice europeo di buona condotta – Divulgazione di informazioni finanziarie e operative

PerMicro è stata valutata per la conformità al Codice europeo di buona condotta per la fornitura di microcredito.

Il Codice definisce un insieme unificato di standard per il settore della microfinanza in Europa. Il Codice funge da strumento di autoregolamentazione e marchio di qualità per le istituzioni di microfinanza impegnate nella finanza etica. Maggiori informazioni sul Codice e sul processo di valutazione sono disponibili sul sito web della Commissione Europea.

Nell’ambito della valutazione della conformità al Codice, divulghiamo pubblicamente informazioni finanziarie e operative per aumentare la trasparenza e la comparabilità: Divulgazione di informazioni finanziarie e operative.

Nel 2023 il CDA di PerMicro ha approvato la nascita di una nuova Direzione interna al proprio funzionigramma, dedicata alla cura e al governo dell’adempimento della mission aziendale. Abbiamo intervistato Filippo Chiesa, Resp. della nuova Direzione Impatto Sociale, chiedendogli di approfondire per noi l’impegno di PerMicro in progetti sociali d’impatto per il territorio, in particolare il progetto Empower (www.empowerto.it).

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In aggiunta all’erogazione di finanziamenti, PerMicro è da sempre impegnata in progetti ad impatto sociale su determinati territori italiani rivolti a dei target a rischio di emarginazione. Vuole raccontarci quali profili in particolare hanno nei recenti anni beneficiato di questi progetti?

I profili sono stati diversi, dalle donne vittime di violenza (Women to be free) a persone in misura detentiva (Ricomincio da QUI) che, in entrambi i casi, hanno la volontà di intraprendere un percorso articolato con servizi di orientamento all’occupabilità, mentoring, educazione finanziaria, educazione all’imprenditorialità ed eventualmente capire se il loro progetto imprenditoriale è sostenibile e può essere finanziato. In questi mesi stiamo conducendo un progetto per migranti di origine extra-UE (Empower).

Quali sono gli obiettivi del progetto EMPOWER, da lei citato poco fa?

Assieme ai numerosi partner di progetto forniamo servizi ai cittadini extra-UE a favore della loro inclusione economico finanziaria e miglioramento della stessa. Gli strumenti messi a disposizione possono andare dall’orientamento di carriera al riconoscimento dei titoli di studio conseguiti in patria, fino all’educazione finanziaria e all’imprenditorialità. Per chi lo desidera e ha una buona idea imprenditoriale, siamo a disposizione per la redazione di piani di impresa e accesso al credito.

Chi c’è dietro questo progetto, sia in termini di funding che di squadra operativa?

Il finanziamento è della CEB, la banca di sviluppo del Consiglio d’Europa. Dato il ventaglio di servizi messi a disposizione dei beneficiari, i partner sono numerosi: MicroLab, in qualità di coordinatore del progetto, A Pieno Titolo, Inventure, il CeSPI e noi. Vi sono poi l’Università Bicocca di Milano per la parte di misurazione dell’impatto sociale dell’iniziativa, il comune di Settimo Torinese oltre che quello di Torino, sui quali il progetto avrà svolgimento.

Qual è il ruolo di PerMicro?

PerMicro fornisce diversi servizi: dall’educazione finanziaria alla redazione dei piani di impresa. Incontriamo i beneficiari anche per spiegargli come funziona il credito e l’accesso allo stesso e capire se essi hanno i requisiti per avere un microfinanziamento per dare vita alla loro idea di impresa. In ultimo siamo i coordinatori del tavolo che eroga contributi a fondo perduto per la copertura di spese relative a corsi di formazione ed acquisizione titoli e qualifiche professionali.

Quali obiettivi numerici si dà il progetto?

Il progetto è molto ambizioso e si ripromette di aiutare alcune centinaia di persone. Solo l’educazione finanziaria coinvolgerà 160 persone. Inoltre, miriamo a fornire supporto per la redazione di business plan a 30 persone ma speriamo, nei due anni di progetto, di superare questo numero e finanziare più di 15 beneficiari.

Quando si parla di extra-comunitari è diffuso un pregiudizio su una loro presunta bassa istruzione scolastica. Tra le attività del progetto è offerto anche il riconoscimento dei titoli esteri: questo capovolge l’approccio. Quali tipologie di professionisti avete finora incontrato in questa fetta di popolazione?

Il progetto ci sta dando modo di approfondire questo aspetto. Incontriamo persone che all’estero hanno conseguito titoli e qualifiche professionali, laureati in economia e commercio, farmacisti, architetti che in Italia, per via del mancato riconoscimento, sono costretti a reinventarsi una professionalità come badanti o aiuto-cuochi. Attraverso il riconoscimento dei titoli e l’accesso al credito li vogliamo aiutare a ricollocarsi in professioni più attinenti al loro percorso formativo e alle loro aspirazioni, per agire appieno i loro talenti.

L’educazione finanziaria e al lavoro costituiscono i due pilastri su cui si fondano le vostre attività. Perché ritenete siano determinanti sia per l’individuo che per la comunità in cui è inserito?

Oggi per ricevere lo stipendio, effettuare dei pagamenti (automatici o elettronici), risparmiare, gestire i risparmi, accedere al credito per poter affrontare spese impreviste o degli investimenti è essenziale avere una conoscenza degli strumenti finanziari di base, i loro costi, nonché i diritti ed i doveri che essi comportano. I nostri colleghi di filiale forniscono ogni giorno informazioni ai nostri clienti, ma per una conoscenza maggiore del tema è essenziale poter avere delle occasioni di formazione più strutturate che affrontino in aula ed in maniera organica questa materia.

Foto di Jordan McDonald su Unsplash

Per presentarvi il nostro nuovo prodotto dedicato all’ambiente, abbiamo intervistato Stefano Guerra, Resp. della Direzione Crediti di PerMicro.

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Nel mese di marzo PerMicro ha lanciato il suo nuovo prodotto PerMicro Cares, ci spiega l’origine di questo nome?

“To take care of” ovvero prendersi cura di qualcosa, di qualcuno. In un contesto storico sempre più attento alle tematiche del “Climate Change”, abbiamo deciso anche noi di prenderci cura di questo ed altri aspetti legati all’ambiente e alle persone.

Perché è importante nel 2023 offrire ai propri clienti un prodotto di questo tipo?

Si rivela sempre più chiaro ed evidente a tutti che oggi più di ieri le persone cercano attraverso comportamenti consapevoli di migliorare l’impatto delle proprie azioni sull’ambiente. Ci siamo accorti che anche nel microcredito era possibile contribuire alla riduzione delle emissioni di C02 nell’aria fornendo un prodotto ad hoc capace di sensibilizzare famiglie e imprese su questi temi.

Ci spiega nel dettaglio a chi è rivolto e quali finalità copre?

PerMicro Cares è rivolto a famiglie e imprese che devono effettuare investimenti  a basso impatto ambientale. Copre finalità legate alla mobilità (auto/moto elettriche, ibride, euro6, monopattini e bicilette) all’efficientamento energetico (impianti fotovoltaici, termo-idraulici e di isolamento termico) fino alla sostituzione di elettrodomestici in classe A.

Quali vantaggi ha un vostro cliente nello scegliere questo prodotto?

PerMicro Cares offre importanti agevolazioni in termini di tasso d’interesse applicato sul finanziamento ma non solo. Offre un processo paperless completamente digitalizzato dalla sua fase d’istruttoria alla fase di erogazione del credito. Inoltre intercetta esigenze specifiche anche per le famiglie non bancabili e per tutte le imprese in fase di start che vogliono effettuare investimenti a basso impatto ambientale.

Nei mesi di maggio e giugno 2023 il prodotto PerMicro Cares è stato integrato, aggiungendo una finalità che è stata ispirata da ciò che è avvenuto in Romagna. Ci spiega in che modo?

Abbiamo pensato di ampliare i beneficiari di questo prodotto offrendo un finanziamento a tasso agevolato per chi viene colpito da violenti fenomeni atmosferici, in seguito appunto al cambiamento climatico in corso. Quindi non solo per la Romagna, ma per tutti i fenomeni che, inevitabilmente, si verificheranno sul nostro territorio. Il prodotto quindi si è arricchito divenendo uno strumento sia di prevenzione che di mitigazione dell’impatto ambientale.

Salutiamoci con qualche storia reale. Ci racconta brevemente di un paio di clienti che hanno già beneficiato di questo prodotto?

Ricordo la storia di Chiara, che ha acquistato una caldaia di ultima generazione in sostituzione di quella che utilizzava sua nonna, la storia di Giorgia che con il nostro finanziamento ha sostituito tutti gli infissi di casa, migliorando così l’efficienza energetica e i consumi di casa oppure la storia di Domingo che con PerMicro Cares ha sostituito tutti gli elettrodomestici di casa in classe A++ e riducendo così i costi energetici e le bollette.

Torino, 5 giugno 2023. Secondo una prima stima, il computo totale dei danni causati dall’alluvione in Emilia Romagna sarebbe compreso tra i 4 e i 5 miliardi di euro.

L’emergenza riguarda innanzitutto le abitazioni e le attività commerciali, che una volta liberate dal fango saranno oggetto delle verifiche necessarie a capire quali edifici avranno resistito, quali dovranno essere abbattuti e quali sanati. Grande preoccupazione destano anche i danni ambientali causati dalle frane, quelli alle strade, che in molti casi dovranno essere completamente riprogettate, e quelli all’agricoltura: sarebbero tra i 10 e i 15 milioni le piante da frutto e gli alberi da estirpare poiché definitivamente compromessi.

PerMicro, intermediario finanziario specializzato in microcredito e FIAIP, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, da dicembre 2020 portano avanti un’intesa per favorire l’accesso al credito e per affrontare situazioni di emergenza abitativa o di necessità per spese legate all’acquisto o locazione di immobili per uso abitativo o commerciale.

“All’interno di questa collaborazione sul territorio, PerMicro e FIAIP, anche in collaborazione con Auxilia Finance S.p.A, annunciano un’iniziativa di sostegno agli agenti immobiliari associati FIAIP dei territori della Romagna colpiti dall’alluvione, dedicando   loro un prodottoafferma Benigno Imbriano, Amministratore Delegato di PerMicro – per affrontare le prime spese per l’emergenza.”

L’Auxilia Point di Cesena è a disposizione per incontrare i titolari delle agenzie immobiliari delle province di Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna interessati all’iniziativa. Come Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali – dichiara Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip – ci sentiamo in prima linea di fianco ai colleghi colpiti dall’alluvione e desideriamo fornire tutto il supporto necessario per superare questo momento di emergenza”.