Milano, 27 maggio 2024

PerMicro è la più grande società che in Italia si occupa di inclusione finanziaria erogando credito a persone in condizioni di vulnerabilità e generando impatto sociale su tutto il territorio nazionale.

Dalla sua nascita nel 2007 fino al 2023, PerMicro ha erogato 37.498 crediti per un valore di oltre 300 milioni di euro, contribuendo a sostenere famiglie in difficoltà temporanea e favorendo la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali in diversi settori: dal piccolo commercio alla ristorazione, dall’artigianato ai servizi alla persona e molti altri.

PerMicro ha sviluppato insieme al Technology Innovation and Research for Social Impact del Politecnico di Milano un modello di misurazione di impatto sociale dal quale emergono vantaggi per le persone e vantaggi per la Pubblica Amministrazione. Grazie a questo modello, PerMicro ha misurato l’impatto sociale generato negli anni 2009/2021.

Nei 13 anni di attività presi in esame dalla ricerca, la società ha registrato un incremento medio annuo dell’erogato del +30%, passando da 1,5 mln del 2009 a 26 mln del 2021.

I risultati confermano che la microfinanza è una delle più potenti innovazioni finanziarie per l’inclusione e il contrasto alle diseguaglianze economiche.

Vantaggi per le persone:

  • più di 1.070 imprenditori e 7.054 famiglie sono passati da essere non bancabili a bancabili;
  • 3.052 nuovi posti di lavoro creati con l’assunzione di persone da parte degli imprenditori PerMicro;
  • 1,2 nuovi posti di lavoro generati in media da ogni imprenditore finanziato (di cui 64% giovani, 28% migranti, 46% donne, 44% disoccupati);
  • 1.433 imprenditori sono passati da una posizione lavorativa precaria a una stabile;
  • 2.168 imprenditori hanno visto aumentare il reddito mensile.

Vantaggi per l’Amministrazione Pubblica:

  • per ogni 1,5 euro prestati da PerMicro, lo Stato riceve 1 euro in termini di maggiori entrate statali;
  • 132 milioni di entrate statali (ammontare del gettito IRPEF dopo l’aumento del reddito + ammontare del gettito fiscale dovuto all’aumento dei consumi);
  • 17,4 milioni di riduzione della spesa pubblica (calcolo sui sussidi sociali non distribuiti dallo Stato).

Benigno Imbriano, Amministratore Delegato di PerMicro, ha dichiarato: “I benefici dell’attività di PerMicro ricadono in due sfere: la prima individuale, la seconda comunitaria. Da un lato vi è la vita personale dei singoli che, insieme a PerMicro, accedono a servizi finanziari di base, imprescindibili nella vita quotidiana, e realizzano un proprio progetto di lavoro e di vita; dall’altro vi è il ritorno per la comunità: è stato calcolato, ad esempio, che per ogni 1,5 euro prestati da PerMicro, lo Stato riceve 1 euro in termini di maggiori entrate statali. La microfinanza si conferma dunque uno strumento determinante per affrontare le sfide del futuro: la riduzione delle disuguaglianze, l’inclusione sociale e il sostegno alle politiche occupazionali e abitative”.

L’impegno di PerMicro è in costante incremento, come narrato nel recente Bilancio di Sostenibilità 2023 della società. Nel solo anno 2023 la società ha consentito l’accesso al credito a 3.128 progetti di vita: si tratta di progetti familiari (2.348) e progetti imprenditoriali (780), concessi a persone escluse dai tradizionali canali del credito. PerMicro ha erogato oltre 32 milioni di euro di crediti e microcrediti, aumentando sia l’assistenza alle micro e piccole imprese (+37% rispetto al 2022) per l’avvio o lo sviluppo delle attività, sia l’assistenza alle famiglie (+10% rispetto al 2022), aiutandole a far fronte alle loro esigenze finanziarie di prima necessità.

Nel 2023 il 37% delle imprese finanziate sono gestite da donne (erano il 34% nel 2022); il 37% da giovani sotto i 35 anni, di cui circa un terzo (pari a 78) addirittura da imprenditori che non hanno ancora compiuto 26 anni di età.

“Il microcredito è una delle più potenti innovazioni finanziarie per l’inclusione e il contrasto alle diseguaglianze economiche. La misura dell’impatto sociale di questo strumento è un elemento costitutivo e imprescindibile del modello, non solo per una corretta rappresentazione del valore sociale generato, ma anche per migliorarne l’efficacia e la forza trasformativa sulla società. In ragione di ciò e nella condivisione degli obiettivi sociali, Tiresia da molti anni accompagna PerMicro nel proprio percorso di innovazione e crescita” – ha affermato Mario Calderini, Professore ordinario presso la School of Management del Politecnico di Milano e Direttore di Tiresia.

Nel 2015 PerMicro ha avviato la propria collaborazione con il centro di ricerca Tiresia, Technology Innovation and Research for Social Impact del Politecnico di Milano ai fini della definizione della metodologia per la misurazione dell’impatto sociale generato dalla propria attività.

In una prima fase è stato misurato l’impatto generato dai prestiti erogati dal 2009 al 2014 compresi. In due fasi successive è stato misurato l’impatto generato dei prestiti erogati negli anni 2015-2016 e successivamente 2017-2018.

A conclusione di questa prima fase dello sviluppo del modello di misurazione di impatto sociale, ad inizio 2020 è stata completata la misurazione dell’impatto sociale generato dai prestiti erogati dal 2009 al 2018.

Dal 2021 l’indagine ha assunto un carattere annuale, attraverso la misurazione dell’impatto generato dai prestiti erogati, dopo 24-36 mesi dall’erogazione dei finanziamenti.

“L’inclusione è una potente leva per lo sviluppo di un’economia positiva e sostenibile” – ha affermato Luca Ranieri, Head ESG Strategy, Communication & External Relations BNL BNP Paribas. “Siamo da anni partner industriali di PerMicro che, con il microcredito, accompagna e sostiene i progetti di vita di persone non finanziabili secondo i canali bancari tradizionali. L’inclusione e l’impegno per la sostenibilità economica, sociale e ambientale sono parti fondanti del nostro essere sia banca sia azienda vicina alla Società, alle sue esigenze e alle sue trasformazioni. Un’attenzione concreta che accomuna BNL e tutto il Gruppo BNP Paribas nella sua attività a livello internazionale”.

“Banca Etica è socia di PerMicro perché crede nel microcredito come strumento efficace di inclusione finanziaria e sociale e per rispondere alle persone che rischiano di essere marginalizzate. Negli anni abbiamo visto tante persone e piccole imprese che erano “non bancabili” e che dopo aver avuto accesso ai servizi di PerMicro hanno maturato i requisiti per poter accedere ai normali servizi bancari. Il microcredito è un trampolino di lancio, un anello di congiunzione tra l’esclusione e l’inclusione finanziaria che ha bisogno di professionalità e che deve sempre più essere considerato uno strumento a impatto sociale” – ha affermato Nazzareno Gabrielli, Direttore Generale di Banca Etica.

“Il rapporto presentato da PerMicro consente di stimare la dimensione di un problema sociale oggi assai diffuso in Italia: lo stato di vulnerabilità economica in cui versano molti nostri concittadini. Allo stesso tempo, il rapporto mostra l’impatto positivo che gli strumenti di inclusione finanziaria generano a favore delle famiglie e degli imprenditori con difficoltà di accesso al credito, producendo così un virtuoso effetto moltiplicatore a beneficio di tutto il sistema economico. Non a caso, PerMicro è stata una tra le prime società a impatto a far ingresso nel portafoglio di investimenti della nostra Fondazione, proprio per la sua capacità di offrire una risposta concreta a un bisogno storico ma sempre attuale, contribuendo a creare le condizioni per il raggiungimento dell’eguaglianza sociale” – ha dichiarato Marco Gerevini, Consigliere di amministrazione della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.

 

SCENARIO DELL’ESCLUSIONE FINANZIARIA

Complessa e sfaccettata è l’emersione della condizione di vulnerabilità finanziaria in Italia. I migranti sono purtroppo in prima linea nello sperimentare difficoltà di accesso, ma questo tipo di esclusione colpisce anche fasce importanti di giovani (soprattutto laddove essi vogliano ricorrere a prodotti creditizi e assicurativi) e di persone che per diversi motivi vedono compromessa la loro condizione lavorativa e di reddito. Precari, working poors, donne vittime di violenza sono anch’essi target tristemente privilegiati di esclusione finanziaria. Ma i processi di esclusione si vanno via via complicando e aggravando, producendo crescenti fenomeni di vera e propria espulsione dal sistema finanziario.[1]

La microfinanza e l’inclusione finanziaria possono essere strumenti fondamentali per far crescere l’eguaglianza e la giustizia sociale, per combattere la povertà, per migliorare, anche, la qualità del credito e del funzionamento dell’intero sistema finanziario.

[1] Da una ricerca a cura di Gruppo Banca Etica, c.borgomeo&co. e RITMI: https://finanzaetica.info/landing/inclusione-finanziaria-e-microcredito-con-le-comunita-territoriali-per-combattere-la-poverta-e-la-esclusione/

Imprese migranti: al via la collaborazione tra Unioncamere, Banca Etica e PerMicro

Per 36 aspiranti imprenditori stranieri residenti in Italia si apre la possibilità di richiedere finanziamenti per l’avvio dell’attività. Lo stabilisce l’accordo di collaborazione stipulato tra Unioncamere, Banca Etica – prima e unica banca in Italia dedita esclusivamente alla finanza etica – e PerMicro – intermediario specializzato nell’erogazione di crediti finalizzati all’inclusione finanziaria  di famiglie e imprese -.

L’accordo stabilisce che alle imprese migranti di prima e seconda generazione, che partecipino ai percorsi di formazione del progetto Futurae , promosso dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali e realizzato da Unioncamere e da sei Camere di commercio (Roma, Torino, Milano, Verona, Pavia, Bari), venga segnalata questa possibilità.

PerMicro valuterà le richieste degli aspiranti imprenditori affiancandoli  nella stesura del business plan e dell’istruttoria per la richiesta di finanziamento, effettuando la valutazione del merito creditizio e deliberando, in caso positivo, la concessione del credito che verrà erogato da PerMicro su un conto corrente acceso presso Banca Etica.

L’intesa è in continuità con gli obiettivi della seconda annualità del progetto Futurae, che mira ad accompagnare la nascita e la crescita di imprese e attività di lavoro autonomo di cittadini e cittadine migranti attraverso percorsi di orientamento, formazione e affiancamento allo start up. Tra gli obiettivi di Futurae anche quello di integrare, nel percorso di formazione per l’avvio di impresa, il sostegno finanziario con programmi di microcredito.

L’accordo in essere ha anche la potenzialità, alla luce dei risultati conseguiti, di essere eventualmente esteso, in futuro, a tutte quelle attività di sostegno all’imprenditoria straniera promosse dall’insieme del sistema camerale.

Marta aveva perso il lavoro e non riusciva a versare i contributi della sua categoria professionale. Marco pagava già un mutuo nella casa in cui viveva con moglie e figli ma non riusciva a far fronte alle spese straordinarie del condominio, rischiando un’ingiunzione sull’abitazione.

Marta e Marco sono evidentemente nomi di fantasia ma i casi sono reali, queste persone si sono davvero rivolte a La Scialuppa CRT in cerca di un piccolo aiuto temporaneo.

Fino ad oggi, i tanti Marta e Marco di Torino non avrebbero potuto avere accesso al credito di PerMicro mentre oggi questa possibilità è stata creata  grazie al nuovo “patto” per famiglie in difficoltà, promosso da La Scialuppa CRT e PerMicro.

L’accordo prevede la costituzione – da parte de La Scialuppa CRT Onlus Fondazione Anti Usura, in qualità di Ente garante – di un fondo di garanzia finalizzato a favorire l’accesso ai finanziamenti erogati da PerMicro (intermediario specializzato in crediti e microcrediti per l’inclusione) a soggetti esclusi dai canali tradizionali del credito, in situazioni di vulnerabilità sociale ed economica, e pertanto a rischio usura.

I finanziamenti, rivolti alle famiglie più fragili di Piemonte e Valle d’Aosta, avranno un taglio tra i 3.000-15.000 euro e, grazie a tempi rapidi di erogazione, potranno coprire spese urgenti e impreviste: dall’automobile usata per andare al lavoro alle spese mediche urgenti, dalle spese per un corso professionalizzante a quelle per il proprio ricollocamento lavorativo.

Grazie all’intervento de La Scialuppa CRT i prestiti erogati da PerMicro godranno di condizioni agevolate, includendo persone che diversamente non potrebbero essere finanziate.

I soggetti interessati a presentare la richiesta di finanziamento dovranno rivolgersi a La Scialuppa CRT che procederà a una prima valutazione di fattibilità della richiesta; in caso positivo, La Scialuppa comunicherà la concessione della garanzia a PerMicro, che avrà la possibilità di erogare finanziamenti garantiti, fino al raggiungimento di una esposizione pari a due volte (“leva 2”) la consistenza complessiva del Fondo (con una dotazione iniziale di 100.000 euro).

L’Amministratore Delegato di PerMicro, Benigno Imbriano, dichiara: “Il divario tra i pochi sempre più ricchi e i tanti sempre più poveri è qualcosa che, se non affrontato, condizionerà irrimediabilmente il nostro futuro, rendendo difficile la vita anche di chi pensa di non essere parte di queste dinamiche. Un paese integro, sano nei suoi principi, dovrebbe essere in grado di lavorare per la sua crescita economica, ma allo stesso tempo dovrebbe essere in grado di lavorare per ridurre le diseguaglianze. Nella storia di PerMicro questo è il primo fondo di garanzia a carattere regionale, con una dotazione importante, appositamente dedicato ai prestiti per le famiglie: sarà fondamentale per PerMicro per servire una fascia di popolazione più vulnerabile e favorirne la sua inclusione finanziaria”.

Con il patto siglato oggi La Scialuppa CRT e PerMicro uniscono le loro forze e mettono in campo un nuovo strumento a supporto delle famiglie piemontesi più fragili escluse dai tradizionali canali di finanziamento – dichiara il Segretario Generale di Fondazione CRT Andrea Varese –. Si tratta di un ulteriore passo nel percorso di collaborazione pluriennale tra la Fondazione CRT, per il tramite della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, e PerMicro, che negli anni ha permesso di ridare speranza a tante famiglie: un sodalizio che si è rafforzato ulteriormente con la sottoscrizione di 2 milioni di euro da parte della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT del prestito obbligazionario ‘Permicro 2024-2030’ volto ad aiutare nuclei famigliari monoreddito e lavoratori precari”.

Il Contesto

La 5° Indagine sull’inclusione finanziaria realizzata da Banca Etica e la 17° edizione del Rapporto sul microcredito in Italia condotta da C. Borgomeo&co. illustrano quanto il crescente sovraindebitamento delle famiglie sia un tema di grande rilevanza, che sta assumendo proporzioni davvero allarmanti in termini di un progressivo aumento dei casi di espulsione dal sistema finanziario ordinario. Il sovraindebitamento (stato di indebitamento che genera vere e proprie situazioni di crisi e insolvenza), se non debitamente affrontato, distrugge in molti casi non solo gli equilibri personali e sociali, ma anche la condizione di cittadinanza economica delle persone: toglie loro i servizi finanziari e di pagamento essenziali per una normale condotta di vita. 

In Italia, a oggi, l’unica procedura effettivamente attiva è quella della “composizione della crisi”, che offre supporto immediato e accompagnamento all’esdebitazione e che vede un crescente interesse (nel 2022 sono state avanzate 7.135 istanze agli organismi competenti, +25% sul 2021), limitato tuttavia dai costi di attivazione. 

La situazione è ancora più preoccupante se si prende in esame il tasso dei richiedenti un prestito esclusi (rifiuti e pratiche incomplete): 43% nel Sud e 39% nelle Isole, a fronte di un tasso di esclusione nazionale del 21%, stimabili complessivamente in circa 250 mila nuclei. I tassi di rifiuto più alti si riscontrano nel comparto del credito al consumo (30% di domande rigettate in tutto o in parte).

Le domande per finalità professionali hanno registrato un tasso di rifiuto del 19%, 11% per l’acquisto di immobili. Reddito e patrimonio, reale e finanziario, delle famiglie sono i fattori determinanti per l’accesso al credito. Disporre di ricchezza, e conseguentemente di garanzie da poter mettere a disposizione, facilita infatti l’accesso al credito.

Il Piemonte. Secondo dati della Banca d’Italia (L’economia in Piemonte, novembre 2023), nella prima parte del 2023 è proseguito il rallentamento dei finanziamenti di banche e società finanziarie alle famiglie piemontesi, avviatosi dall’ultimo trimestre del 2022: a giugno il tasso di incremento sui dodici mesi è stato pari allo 0,9 per cento (4,1 nello scorso dicembre). Il calo della domanda è legato al peggioramento delle condizioni di accesso al credito.

Secondo le banche operanti in Piemonte, intervistate tra agosto e settembre nell’ambito dell’indagine sull’andamento della domanda e dell’offerta di credito a livello territoriale (Regional Bank Lending Survey, RBLS), nel primo semestre del 2023, la domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie è ulteriormente diminuita, mentre quella di credito per finalità di consumo è tornata a crescere.

A gennaio 2024 Oxfam Italia ha pubblicato il suo nuovo Rapporto che misura le disuguaglianze nel mondo e in Italia.

La forbice sempre più ampia della disuguaglianza economica tra le persone è qualcosa che in PerMicro misuriamo ogni giorno. La microfinanza è uno strumento potentissimo che accorcia le disuguaglianze e consente a molti di essere inclusi finanziariamente, ciò significa poter avere accesso a una serie di bisogni di base ed essenziali per una vita dignitosa: un’automobile usata per poter andare al lavoro, un elettrodomestico di classe energetica migliore per poter risparmiare sulle bollette, un finanziamento per l’acquisto di un macchinario necessario all’attività imprenditoriale che si gestisce, un prestito per affrontare le prime spese di chi si lancia in un nuovo progetto di lavoro autonomo o per pagare la cauzione del proprio affitto.

Nell’anno 2023, Nel 2023 PerMicro ha concesso 3.128 crediti a persone escluse dai canali del credito tradizionale per mancanza di storico creditizio o di garanzie reali, per un totale erogato di 32.110.839 euro, di cui 780 crediti all’impresa e 2.348 crediti alla famiglia.

“Elevate e crescenti disuguaglianze di benessere che si riscontrano in tanti Paesi, tra cui il nostro, rappresentano un tratto tristemente distintivo dell’epoca in cui viviamo.
I divari economici e sociali preoccupano i cittadini, alimentano un diffuso sentimento di frustrazione, impotenza e perdita di controllo sul proprio futuro. Non c’è nulla di più erroneo tuttavia del normalizzare le persistenti disparità dell’epoca moderna e del considerarle come un fenomeno casuale ed ineluttabile. Le disuguaglianze sono piuttosto il risultato di scelte (o, talvolta, non-scelte) della politica che hanno prodotto negli ultimi decenni profondi mutamenti nella distribuzione di risorse, dotazioni, opportunità e potere tra gli individui.”

Box 1. I numeri della disuguaglianza nel mondo – Rapporto Oxfam Italia

  • Se la ricchezza dei 5 miliardari più ricchi continuasse a crescere allo stesso ritmo osservato nel corso degli ultimi cinque anni, entro un decennio avremmo il primo trilionario della storia dell’umanità. Ai ritmi attuali, ci vorrebbero invece più di due secoli (230 anni) per portare l’incidenza della povertà globale sotto l’1%.
  • Se i 5 uomini più ricchi al mondo spendessero 1 milione di dollari al giorno, ci vorrebbero 476 anni per esaurire la loro ricchezza complessiva.
  • A livello globale gli uomini detengono una ricchezza superiore di 105.000 miliardi dollari a quella delle donne. Tale differenza è equivalente a 4 volte la dimensione dell’economia statunitense.
  • Per una donna che lavora nella sanità o nel sociale ci vogliono 1.200 anni per guadagnare quanto in un anno percepisce, in media, l’AD di una delle 100 imprese più grandi della lista Fortune.
  • Sette tra le dieci più grandi multinazionali al mondo hanno un AD miliardario o un miliardario tra i propri azionisti di riferimento.
  • 148 tra le più grandi società al mondo (di cui si dispongono i dati) hanno realizzato profitti per circa 1.800 miliardi di dollari in 12 mesi fino a giugno 2023, registrando un incremento del 52,5% rispetto al profitto medio nel quadriennio 2018-21.
  • Tra luglio 2022 e giugno 2023, per ogni 100 dollari di profitto generati da 96 tra le imprese più grandi al mondo 82 dollari sono fluiti agli azionisti sotto forma di dividendi o buyback azionari.
  • Per quasi 800 milioni di lavoratori occupati in 52 Paesi i salari non hanno tenuto il passo dell’inflazione. Il relativo monte salari ha visto un calo in termini reali di 1.500 miliardi di dollari nel biennio 2021-2022, una perdita equivalente a quasi uno stipendio mensile (25 giorni) per ciascun lavoratore.

Scarica il rapporto di Oxfam Italia

Leggi anche l’approfondimento sull’ultimo Rapporto sul Microcredito in Italia.

Una ricerca a cura di Gruppo Banca Etica, c.borgomeo&co., Rete Italiana di Microfinanza e Inclusione Finanziaria. Con il contributo di Etica Sgr, Microcredito d’Impresa, PerMicro e il sostegno di Coopfin, Fondazione Mons. Vito De Grisantis, Fondazione Antiusura Nashak.

ABSTRACT // RICERCA COMPLETA

Questa è la seconda edizione del rapporto di ricerca nato dalla collaborazione tra Gruppo Banca Etica, Rete Italiana di Microfinanza e c.borgomeo&co. nella quale si fondono la 5° Indagine sull’inclusione finanziaria realizzata da Banca Etica e la 17° edizione del Rapporto sul microcredito in Italia curata da c.borgomeo&co. e RITMI. Il rapporto è stato elaborato analizzando dati tratti da fonti istituzionali (ad esempio Banca d’Italia e Istat) e da elaborazioni delle organizzazioni autrici, quali l’analisi della condizione di inclusione finanziaria nelle diverse aree d’Italia, realizzata attraverso un Indice di  inclusione Finanziaria curato da Banca Etica e l’approfondimento sulla presenza territoriale degli interventi di Microcredito, curato da Ritmi e c.borgomeo&co., arricchito da una rassegna dei progetti realizzati in Italia nell’ultimo anno.

La permanente difficoltà di accesso al credito da parte dei cosiddetti soggetti non bancarizzati risente della crescente desertificazione bancaria, con la caduta verticale della presenza di presidi “istituzionali” del credito sui territori, peraltro sempre più interessati da forme spesso rischiose e speculative di finanziamento, come la cessione del quinto e il ricorso a società finanziarie borderline, cioè attive spesso ai margini del perimetro più vigilato e formalizzato.
A questo ha sicuramente contribuito l’affermarsi di un orientamento del comparto bancario volto a favorire la concentrazione degli operatori, a danno di quella biodiversità del sistema necessaria a garantire radicamento e legami sociali, opportunità di coesione e di valorizzazione delle comunità territoriali.
Il Rapporto indaga anche le differenze personali e locali nell’accesso ai servizi finanziari, offrendo così uno sguardo sull’incidenza di questo tema rispetto alla più generale dinamica delle disuguaglianze nel nostro Paese. Il microcredito e l’inclusione finanziaria possono essere strumenti determinanti per far crescere l’eguaglianza e la giustizia sociale, per combattere la povertà, per migliorare la qualità del credito e del funzionamento dell’intero sistema finanziario.
Il ruolo delle strutture che accompagnano le persone disagiate o in difficoltà nell’accesso al credito è fondamentale: associazioni di promozione sociale, fondazioni antiusura, gruppi di quartiere e di comunità, altri enti che realizzano
forme di sostegno sociale ai progetti di microcredito.

Sul fronte microcredito, l’analisi condotta da c.borgomeo&co. mostra come nel 2022, attraverso 130 iniziative curate da  soggetti pubblici ma anche privati (operatori di microcredito ex lege, fondazioni non bancarie, banche e fondazioni bancarie, associazioni non profit, enti religiosi e Mutue di Autogestione – MAG), siano stati concessi in Italia 15.679 prestiti (nel 2021 erano stati 15.239) per un valore complessivo di 213.71 milioni di euro (in calo rispetto ai circa 217 del 2021). Nel 2022 si assiste a un significativo decremento del microcredito per le famiglie (2.605 prestiti a fronte di 3.233 dell’anno precedente),
mentre risultano in crescita i finanziamenti alle imprese esistenti (2.134 rispetto a 1.699 dell’anno precedente). Crescono significativamente, rispetto al 2021, i microcrediti agli studenti (5.568 rispetto a 3.959 dell’anno precedente).
Per gli operatori di microcredito ex lege si registra un incremento del valore medio dei prestiti (18.849 euro contro i 17.888 euro del 2021), ma con una riduzione del numero di prestiti per operatore (68 contro gli 84 del 2021).

Presentazione del 5° Rapporto sull’inclusione finanziaria e del 17° Rapporto sul microcredito in Italia, trasmessa in live streaming il giorno 24 gen 2024: guarda il video.