Marta aveva perso il lavoro e non riusciva a versare i contributi della sua categoria professionale. Marco pagava già un mutuo nella casa in cui viveva con moglie e figli ma non riusciva a far fronte alle spese straordinarie del condominio, rischiando un’ingiunzione sull’abitazione.
Marta e Marco sono evidentemente nomi di fantasia ma i casi sono reali, queste persone si sono davvero rivolte a La Scialuppa CRT in cerca di un piccolo aiuto temporaneo.
Fino ad oggi, i tanti Marta e Marco di Torino non avrebbero potuto avere accesso al credito di PerMicro mentre oggi questa possibilità è stata creata grazie al nuovo “patto” per famiglie in difficoltà, promosso da La Scialuppa CRT e PerMicro.
L’accordo prevede la costituzione – da parte de La Scialuppa CRT Onlus Fondazione Anti Usura, in qualità di Ente garante – di un fondo di garanzia finalizzato a favorire l’accesso ai finanziamenti erogati da PerMicro (intermediario specializzato in crediti e microcrediti per l’inclusione) a soggetti esclusi dai canali tradizionali del credito, in situazioni di vulnerabilità sociale ed economica, e pertanto a rischio usura.
I finanziamenti, rivolti alle famiglie più fragili di Piemonte e Valle d’Aosta, avranno un taglio tra i 3.000-15.000 euro e, grazie a tempi rapidi di erogazione, potranno coprire spese urgenti e impreviste: dall’automobile usata per andare al lavoro alle spese mediche urgenti, dalle spese per un corso professionalizzante a quelle per il proprio ricollocamento lavorativo.
Grazie all’intervento de La Scialuppa CRT i prestiti erogati da PerMicro godranno di condizioni agevolate, includendo persone che diversamente non potrebbero essere finanziate.
I soggetti interessati a presentare la richiesta di finanziamento dovranno rivolgersi a La Scialuppa CRT che procederà a una prima valutazione di fattibilità della richiesta; in caso positivo, La Scialuppa comunicherà la concessione della garanzia a PerMicro, che avrà la possibilità di erogare finanziamenti garantiti, fino al raggiungimento di una esposizione pari a due volte (“leva 2”) la consistenza complessiva del Fondo (con una dotazione iniziale di 100.000 euro).
L’Amministratore Delegato di PerMicro, Benigno Imbriano, dichiara: “Il divario tra i pochi sempre più ricchi e i tanti sempre più poveri è qualcosa che, se non affrontato, condizionerà irrimediabilmente il nostro futuro, rendendo difficile la vita anche di chi pensa di non essere parte di queste dinamiche. Un paese integro, sano nei suoi principi, dovrebbe essere in grado di lavorare per la sua crescita economica, ma allo stesso tempo dovrebbe essere in grado di lavorare per ridurre le diseguaglianze. Nella storia di PerMicro questo è il primo fondo di garanzia a carattere regionale, con una dotazione importante, appositamente dedicato ai prestiti per le famiglie: sarà fondamentale per PerMicro per servire una fascia di popolazione più vulnerabile e favorirne la sua inclusione finanziaria”.
“Con il patto siglato oggi La Scialuppa CRT e PerMicro uniscono le loro forze e mettono in campo un nuovo strumento a supporto delle famiglie piemontesi più fragili escluse dai tradizionali canali di finanziamento – dichiara il Segretario Generale di Fondazione CRT Andrea Varese –. Si tratta di un ulteriore passo nel percorso di collaborazione pluriennale tra la Fondazione CRT, per il tramite della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, e PerMicro, che negli anni ha permesso di ridare speranza a tante famiglie: un sodalizio che si è rafforzato ulteriormente con la sottoscrizione di 2 milioni di euro da parte della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT del prestito obbligazionario ‘Permicro 2024-2030’ volto ad aiutare nuclei famigliari monoreddito e lavoratori precari”.
Il Contesto
La 5° Indagine sull’inclusione finanziaria realizzata da Banca Etica e la 17° edizione del Rapporto sul microcredito in Italia condotta da C. Borgomeo&co. illustrano quanto il crescente sovraindebitamento delle famiglie sia un tema di grande rilevanza, che sta assumendo proporzioni davvero allarmanti in termini di un progressivo aumento dei casi di espulsione dal sistema finanziario ordinario. Il sovraindebitamento (stato di indebitamento che genera vere e proprie situazioni di crisi e insolvenza), se non debitamente affrontato, distrugge in molti casi non solo gli equilibri personali e sociali, ma anche la condizione di cittadinanza economica delle persone: toglie loro i servizi finanziari e di pagamento essenziali per una normale condotta di vita.
In Italia, a oggi, l’unica procedura effettivamente attiva è quella della “composizione della crisi”, che offre supporto immediato e accompagnamento all’esdebitazione e che vede un crescente interesse (nel 2022 sono state avanzate 7.135 istanze agli organismi competenti, +25% sul 2021), limitato tuttavia dai costi di attivazione.
La situazione è ancora più preoccupante se si prende in esame il tasso dei richiedenti un prestito esclusi (rifiuti e pratiche incomplete): 43% nel Sud e 39% nelle Isole, a fronte di un tasso di esclusione nazionale del 21%, stimabili complessivamente in circa 250 mila nuclei. I tassi di rifiuto più alti si riscontrano nel comparto del credito al consumo (30% di domande rigettate in tutto o in parte).
Le domande per finalità professionali hanno registrato un tasso di rifiuto del 19%, 11% per l’acquisto di immobili. Reddito e patrimonio, reale e finanziario, delle famiglie sono i fattori determinanti per l’accesso al credito. Disporre di ricchezza, e conseguentemente di garanzie da poter mettere a disposizione, facilita infatti l’accesso al credito.
Il Piemonte. Secondo dati della Banca d’Italia (L’economia in Piemonte, novembre 2023), nella prima parte del 2023 è proseguito il rallentamento dei finanziamenti di banche e società finanziarie alle famiglie piemontesi, avviatosi dall’ultimo trimestre del 2022: a giugno il tasso di incremento sui dodici mesi è stato pari allo 0,9 per cento (4,1 nello scorso dicembre). Il calo della domanda è legato al peggioramento delle condizioni di accesso al credito.
Secondo le banche operanti in Piemonte, intervistate tra agosto e settembre nell’ambito dell’indagine sull’andamento della domanda e dell’offerta di credito a livello territoriale (Regional Bank Lending Survey, RBLS), nel primo semestre del 2023, la domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie è ulteriormente diminuita, mentre quella di credito per finalità di consumo è tornata a crescere.