I suoi sogni non sono mai rimasti nel cassetto. Ha sempre creduto di poterli realizzare, rimboccandosi le maniche e continuando a lavorare, senza arrendersi davanti agli imprevisti e alle difficoltà.
Isha nasce nello Sri Lanka ma la sua famiglia si trasferisce a Milano quando lei è ancora piccina, qui studia e si diploma come operatore tecnico dell’abbigliamento e della moda ma il suo desiderio è lavorare nel mondo della ristorazione. Inizia così dalla gavetta il suo percorso svolgendo mansioni diverse in bar, ristoranti, hotel. Tante esperienze che le hanno fatto conoscere da vicino molti aspetti e molte dinamiche di un settore molto particolare.
Nel 2013 Isha si sposa con un ex compagno di giochi del suo paese natio che nel 2015 si trasferisce a Milano con lei. Lui è un barman molto apprezzato, lavora a Dubai, non conosce l’italiano ma le sue capacità conquistano i locali milanesi. La loro vita acquisisce un assetto stabile ma quando nasce la prima bimba l’equilibrio diventa precario. Vogliono vivere più insieme e soprattutto godersi la gioia di essere genitori e il lavoro da barman, notturno, è un ostacolo. Entrambi continuano a lavorare, cambiano diversi impieghi per avere più tempo da condividere ma ad Isha inizia a frullare in testa un’idea: vorrebbe mettersi in proprio e occuparsi di Street Food proponendo piatti tipici della cucina povera dello Sri Lanka e indiani, interpretati a modo suo. Suo marito sarebbe il partner perfetto di questa impresa.
Quell’idea prende il sopravvento. Isha trova il modo e il tempo per seguire un corso di somministrazione di alimenti e bevande al Politecnico del Commercio e del Turismo i Milano, con esami scritti e orali impegnativi che supera brillantemente. Inizia a indagare sulle opportunità di finanziamento e lo scenario non è incoraggiante, ma quando incontra PerMicro e la Fondazione Welfare le sue speranze si riaccendono grazie a Partita AttIVA.
“Mi dicevano che per richiedere un finanziamento era necessario presentare un business plan e io non sapevo neanche cosa fosse e da che parte incominciare, ma il team della Fondazione mi ha preso per mano con grande pazienza e mi ha aiutato a mettere a fuoco tutti gli elementi necessari e a presentarli in modo corretto. L’affiancamento dei mentor poi è stato particolarmente prezioso, in molti casi mi hanno riportato con i piedi per terra. Grazie a loro ho avuto una visione completa di questo tipo di attività, delle sue regolamentazioni, delle azioni preliminari da intraprendere e dei possibili rischi da evitare. Mi hanno aiutato ad affrontare il mio nuovo piccolo business con conoscenze più approfondite e una consapevolezza diversa.”
Alla fine, il sogno si è realizzato: Isha ha ottenuto il finanziamento. L’Ape è stata già acquistata, è un veicolo usato ma perfetto per le sue esigenze, al momento è in officina per le ultime messe a punto; le prime proposte culinarie per i milanesi sono state già decise – dolci e salate, tutte originali e gustose, tutte rigorosamente sane e salutari – anche l’arricchimento del menù è già pianificato. Insomma, tutto è pronto per il decollo, anche il nome della sua nuova attività è già definito ed è stato già disegnato il logo, ha un canale youtube e sta organizzando anche la presenza su altri social. Si chiama “Guarda mamma!”. Quando Isha si stava interrogando sul nome del suo locale la sua piccola continuava a chiamarla … un brand sicuramente esclusivo, che evoca un’atmosfera intima e familiare. Come la sua cucina.