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Il microcredito, dalle origini a oggi: storia dell’inclusione finanziaria e sociale.
Il microcredito è uno strumento finanziario rivolto a chi non riesce ad accedere al credito tradizionale a causa di mancanza di garanzie reali oppure per insufficiente storico creditizio. Tale strumento offre a soggetti deboli e a rischio di emarginazione una valida opportunità di inclusione finanziaria e sociale.
L’origine del microcredito risale alle iniziative popolari delle tontines e alle associazioni di credito rotativo in Africa e in Asia e, in un contesto a noi più vicino, ai Monti di Pietà del XV secolo. L’affermazione e la diffusione di questo strumento si deve alla nascita della Grameen Bank nel 1976 in Bangladesh. La Grameen Bank è una solida realtà finanziaria caratterizzata dall’erogazione, senza vincoli di garanzia, di importi di basso ammontare a persone in difficoltà ed escluse dal credito tradizionale. Muhammad Yunus, ideatore e fondatore dell’esperienza Grameen, ha ricevuto il premio Nobel per la Pace nel 2006.
In Europa il microcredito ha conosciuto un importante sviluppo nel corso degli ultimi decenni, durante il quale si è sviluppato l’European Microfinance Network e una sensibilità specifica in merito alla tematica dell’inclusione finanziaria e sociale anche in seno alle istituzioni europee, nazionali e locali. La Commissione Europea ha definito l’ammontare massimo che identifica il microcredito in 10.000 euro per esigenze familiari e 25.000 euro per l’avvio o lo sviluppo di attività imprenditoriali.