Marco sa molto bene cosa vuol dire ripartire, lo ha già fatto più volte nella sua vita.
Aveva un’azienda, si occupava di tagliare pietre preziose. Quando il mercato cambia drasticamente, volta pagina e va in Brasile dove apre con successo un pub. I suoi genitori però sono a Milano e stanno invecchiando così torna in Italia e ricomincia da un mestiere che conosce bene, l’ha visto fare dai suoi parenti sin da bambino, il muratore. Lavora per più di 15 anni con piccoli imprenditori, è conosciuto e apprezzato, i contatti e le richieste sono tanti. Da alcuni mesi pensa che è arrivato il momento di mettersi in proprio, una transizione comunque impegnativa dal punto di vista finanziario.
Marco viene a sapere dell’opportunità che propongono la Fondazione Welfare e PerMicro, Partita AttIVA, da Gino, che è il suo punto di riferimento personale, ma vuole capirci di più e le restrizioni dovute alla pandemia gli creano qualche esitazione. “Preferisco sempre parlare con le persone guardandole negli occhi e ho affrontato i colloqui telematici con una buona dose di imbarazzo, le persone della Fondazione tuttavia sono riuscite a sciogliere la mia diffidenza e a farmi sentire a mio agio.”
Gli obiettivi di Marco sono chiari come pure le sue esigenze in termini di investimenti, il team della Fondazione aiuta a mettere nero su bianco un piano modulare e ragionato, senza rischi. Le competenze e le opportunità di business che Marco dimostra, convincono PerMicro a dare il via libera al microcredito necessario e da pochi mesi è nata la sua nuova identità professionale.
“Oggi sono addirittura nella situazione paradossale di dover rifiutare ottime opportunità ma voglio continuare a lavorare come ho sempre fatto, seguendo con meticolosità i progetti, ed è difficile individuare collaboratori veramente qualificati, anche se nel nostro settore i piccoli imprenditori fanno rete, quando possono si aiutano e si passano contatti.
Al momento ho investito in nuove attrezzature, ho comprato nuovi trapani demolitori, nuovi flessibili e avvitatori perché anche in questo mestiere è importante poter disporre di tecnologia adeguate e all’avanguardia. Basta pensare a tutti gli utensili a batteria che oggi permettono di lavorare anche quando l’impianto elettrico non è in funzione, o alle bolle laser che consentono di effettuare in un’ora misurazioni che una volta con l’utilizzo della bolla a goccia richiedevano almeno mezza giornata”.
Parlando con Marco si scopre un mondo. Marco non fa solo il muratore, fa il muratore con passione e il suo obiettivo è che ogni edificio sia perfetto, dal punto di vista funzionale ed estetico, ma se volete chiamarlo ricordatevi che la sua agenda per i prossimi mesi è già tutta impegnata…