Cogliere l’opportunità che sta dentro il cambiamento, riconoscere l’importanza di reinventarsi, mettere in discussione vecchi schemi, mantenere il contatto con i propri clienti: tutto questo è ciò che mi sono portata a casa dalla chiacchierata con Maurizio Tacconelli, un professionista dal sorriso generoso e lo sguardo umile.
Maurizio è un cliente di PerMicro a Chieti, dove ha aperto l’attività di parrucchiere e centro estetico MA&SA Beauty insieme a sua moglie Sara in un palazzo antico del ‘700, tra mattoni a vista e affreschi d’epoca. Complice del progetto d’impresa è la nostra Paola Forte, resp. PerMicro a Pescara, verso cui Maurizio esprime continuamente una profonda gratitudine e un grande attaccamento.
Maurizio viene da una famiglia di parrucchieri, un’eredità da portare a testa alta con la stessa passione e coraggio di sua madre. Dopo aver imparato le basi lavorando per il salone di sua madre e facendo in seguito esperienze in molti altri saloni, Maurizio ha aperto la sua prima attività circa 30 anni fa.
A dicembre 2015, quella che lui stesso definisce la “svolta epocale” nella sua vita professionale ovvero la scelta coraggiosa di unire le forze e le competenze a quelle di sua moglie Sara aprendo il primo esercizio ibrido che offriva servizi di parrucchiere ed estetica.
Parlandone oggi, con il lockdown da pandemia appena lasciato alle spalle, Maurizio riconosce che questa scelta è stata lungimirante, come confermano i dati che con grande orgoglio ha alla mano e mi cita: qualità del servizio, soddisfazione del personale e fatturato sono migliorati a fronte di un’ottimizzazione di tempi e spazi per le clienti di Maurizio e Sara, che oggi vantano una squadra di 8 persone e sognano di inserirne ancora un’altra appena sarà possibile.
Mentre chiacchieriamo su skype, Maurizio si è ritagliato un angolino di negozio da cui parlarmi e dietro di lui vedo il movimento sano di un’attività in fermento che è appena ripartita. Il suo dolore più grande è stato tornare in salone in lockdown per prendere il pc e spegnere le luci per un periodo di tempo che non sapeva quantificare quanto sarebbe durato.
Dalla riapertura – mi racconta – le attività e attenzioni da avere nei confronti delle clienti sono giustamente aumentate: oltre a quelle ordinarie di sterilizzazione degli strumenti e igienizzazione delle postazioni, si aggiunge l’imbustamento dei cellulari e l’attività di organizzazione e segreteria per far sì che nel salone vi sia sempre un numero controllato di dipendenti e clienti, da poter garantire le misure di sicurezza e distanziamento.
“Ti confiderò ora un pensiero forse impopolare” – mi dice Maurizio – “ma pur facendo degli orari prolungati rispetto al passato (h 8-20) e lavorando anche di lunedì, si lavora meglio. In salone cerchiamo di tenere un ambiente sereno, con un po’ di musica, massimo 3-4 clienti e 3-4 dipendenti, c’è molta meno confusione e la sera arriviamo a casa meno stanchi.”.
La possibilità di avere più slot prenotabili ha infatti permesso a Sara e Maurizio di mantenere gli orari dei dipendenti, facendoli ruotare su dei turni e di assorbire meglio “l’onda d’urto del rientro”. Già, perché l’onda per fortuna c’è stata e Maurizio ne è davvero grato.
Tutta fortuna o capacità di mantenere i contatti con la propria clientela? Vi assicuro, la risposta giusta è decisamente la seconda.
Non solo Maurizio mi parla del servizio personalizzato sulla persona, su ciascuna cliente, dall’accoglienza al congedo, ma mi sorprende scoprire da lui delle molte iniziative mediatiche messe in essere durante la fase 1.
Dagli sms e telefonate per consigli personalizzati su quale tinta comprare al supermercato o come mantenere lo smalto semipermanente, all’offerta speciale promossa sui social network del salone a favore degli operatori sanitari per un taglio, piega o trattamento ristrutturante gratuito. La figlia di Maurizio è infermiera, la famiglia ha quindi vissuto in diretta le fatiche della pandemia ed è sorta dal cuore l’idea di una promozione ad hoc per ringraziarli degli sforzi professionali e umani messi in atto nella gestione dell’emergenza.
Dopo 2-3 giorni di depressione per la chiusura forzata, Maurizio si è detto “Non è colpa mia: cosa posso fare? Posso studiare 8 ore”. E così ha fatto.
Formazioni di marketing, excel, corsi tecnici su taglio, colorazione e degradé, riunioni bisettimanali col team per creare protocolli specifici per calcolare minimo dettaglio per far stare bene le clienti. In 2 mesi Maurizio dice di non aver mai studiato tanto!
Come vede Maurizio l’evoluzione della propria professione?
“Sarà necessario un cambiamento di pensiero e lavoro strutturale: non sarà semplice. Prevedo una diminuzione di frequenza ma un aumento di fiche media. Oggi non esiste più il vecchio sabato e non esiste lunedì: si lavora sempre. I sabati non saranno più redditizi come un tempo, ma lo saranno in modo differente.”
A chiusura della chiacchierata, mi lancio e provo a chiedere a Maurizio una disperata consulenza tricologica. Il verdetto è immediato e sicuro: devo invertire i miei volumi: qualche dritta tecnica su come enfatizzare il viso e schiarire la zona centrale (magari con un degradé) e mi ha già convinta. Maurizio è così bravo che perfino io sono riuscita a capire cosa intendesse.
In bocca al lupo Maurizio, Sara e tutto il vostro team!
Giulia Boioli
Commerciale e Promozione | PerMicro
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Ma&Sa Beauty di Pica Sara