Joel è un’artista. Nato in America, a Minneapolis da quando aveva 24 anni ha sempre sognato di vivere in Italia e alla fine con determinazione ci è riuscito. Ha vissuto a Roma per 2 anni e poi a Torre dell’Orso in provincia di Lecce per altri 5 anni, abitava in una casa di un amico di fronte al mare, un paradiso, perfetto per la sua vena creativa ma non abbastanza per contatti e sbocchi professionali. Si trasferisce dunque a Milano ed entra in contatto con la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica dove incontra Stefania Roncolato, che diventata poi amica e complice del suo percorso artistico e lavorativo.
Joel disegna su carta e poi quei disegni diventano oggetti speciali proprio per il tocco originale del suo talento. Diventano piastrelle di ceramica e poi si trasformano in ciondoli, magneti, calendari, cartoline ma anche vetrate da cui ammiccano figure dagli occhi grandi, solari ed espressivi e dove i colori trionfano nella loro pienezza.
Questi oggetti preziosi nascono per raccontare e stigmatizzare in qualche modo il mondo ebraico e vengono venduti nei musei ma hanno anche clienti speciali, persone che incontrano l’arte di Joel e che decidono di impreziosire la loro casa o il loro negozio con le sue piastrelle o i suoi magneti. “Il mio sito è una piccola vetrina, è da aggiornare perché raccoglie solo una parte delle mie realizzazioni e non contiene le ultime creazioni. Non ho mai puntato sull’e-commerce anche se mi sono arrivate richieste abbastanza sorprendenti da diverse parti dell’Europa e anche dall’Australia.”
Tutto procede e i clienti europei di Joel sono entusiasti ma il Coronavirus congela gran parte delle attività e i musei e il mondo dell’arte rimangono letteralmente in apnea. Anche il lavoro di Joel subisce un arresto.
“Per realizzare i magneti serve il lavoro di un grafico che definisce con precisione l’impostazione dei colori per il nuovo materiale e le lavorazioni e le calamite costano, lo stesso vale per le cartoline o i calendari per cui non si può prescindere dalla collaborazione di una tipografia. Anche per aggiornare il sito servono investimenti. E poi oggi forse puntare sull’e-commerce è davvero necessario. Per questo quando ho sentito parlare di Partita AttIVA ho pensato di contattare la Fondazione Welfare e PerMicro e i miei piani hanno convinto.
L’arte di Joel è evidente ma la sua creatività non si limita all’espressione artistica. Con la sua voce giovanile, il suo tono garbato e un accento ancora marcatamente americano, questo milanese speciale di 60 anni ha entusiasmo da vendere. Ha davvero tante nuove idee e ha avviato una serie di contatti per superare gli ostacoli e far fronte a questo nuovo scenario; può anche essere un’opportunità per dar vita a una nuova fase della sua vita.
Joel sta disegnando una serie di animali davvero speciali, potrebbero essere compagni amatissimi di tanti bambini – piastrelle o carta da parati delle loro camerette – sta ideando una serie di creazioni anche per il mondo islamico e sta andando avanti ad esplorare con un altro artista francese il tema delle vetrate, una soluzione per rimodernare o impreziosire chiese, locali ma anche abitazioni private.
Andate a guardare sul suo sito è impossibile non farsi conquistare dalla gioia che trasmettono i suoi personaggi e il tripudio festoso dei suoi colori. Che sia per questo che Joel ama l’Italia? Avanti tutta Joel!