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Storie di clienti PerMicro – Impresa

Mariana: La forza di immaginare per realizzare il sogno di un ristorante che unisce comunità

C’è un potere straordinario nel saper visualizzare un sogno. Il pensiero magico. È come piantare un seme nella propria mente, curandolo nei minimi dettagli, fino a vederlo crescere e fiorire nella realtà. Non è solo desiderare, ma immaginare con precisione: il colore delle pareti, il profumo dei piatti, le risate dei clienti. È questo il segreto che ha guidato Mariana lungo il suo percorso. La sua capacità di vedere un ristorante vivo, pieno di persone, ancora prima di averne le chiavi in mano, è ciò che ha trasformato un locale abbandonato nel cuore pulsante di un’intera comunità.

La storia di Mariana è una di quelle che parlano di riscatto e determinazione. Dopo anni passati a lavorare in un’agenzia di viaggi, si ritrova improvvisamente senza lavoro. Invece di scoraggiarsi, sceglie di inseguire il suo sogno: aprire un ristorante di cucina ecuadoriana, ispirato alle sue radici e alla passione per i sapori della sua terra. La pandemia aveva messo in ginocchio molte attività, ma Mariana vedeva nel ristorante chiuso che acquista una possibilità di rinascita. Il cammino però è stato tutt’altro che semplice. Il locale che rileva è pieno di problemi: porte rotte, sedie danneggiate, una cucina che aveva visto giorni migliori. Mariana non si arrende. La sua visione è più forte delle difficoltà e nonostante l’inizio complicato decide di non fermarsi.

Ed è qui che entra in gioco FWA. Mariana entra in contatto con PerMicro per approfondire la possibilità di un finanziamento e scopre così del progetto Partita AttIVA, dedicato alle partite iva in Lombardia. Con il supporto di FWA e di PerMicro ottiene il prestito necessario per sistemare il locale e rimetterlo in sesto. L’aiuto di FWA va ben oltre il sostegno economico. Con l’aiuto di Matteo, uno dei consulenti, Mariana impara a pianificare ogni aspetto della sua attività: dalla gestione delle spese al controllo dei dettagli più piccoli, come la manutenzione della canna fumaria. FWA le insegna a pensare come un’imprenditrice, a non lasciare nulla al caso.

Col tempo e grazie ai consigli ricevuti, Mariana capisce che per far crescere il suo ristorante deve aprirsi a una clientela più ampia. Aggiunge così piatti italiani al menu attirando anche i lavoratori degli uffici vicini, senza mai tradire le sue origini ecuadoriane. Un passo strategico, ragionato anche grazie all’aiuto e allo stimolo di FWA, che si rivela vincente, facendo del suo ristorante un luogo d’incontro non solo per la comunità ecuadoriana, ma anche per giovani persone del quartiere e altre curiose di scoprire nuovi sapori.

Mariana non ha solo trasformato un locale, ha trasformato se stessa. “Prima pensavo che tutto fosse facile,” riflette. “Non avendo avuto grandi difficoltà, davo molte cose per scontate. Ora ho imparato a guardare ogni dettaglio, a gestire con attenzione ogni aspetto del mio lavoro.” Anche le dinamiche personali sono cambiate e qualche amico – non tutti, dice sorridendo- che un tempo venivano a casa sua per mangiare gratuitamente, ora frequentano il ristorante e pagano con piacere per i suoi piatti!

Il ristorante non è solo una gastronomia, è un simbolo di rinascita in un quartiere dove la cucina casalinga è ancora molto radicata. Non tutti sono subito pronti ad accogliere la novità.

“Alcune persone mangiano solo le empanadas,” racconta sorridendo Mariana, “ma piano piano conquisterò anche loro.”

In questo viaggio Mariana ha scoperto una nuova forza interiore. E per chi, come lei, si trova a un bivio e non sa da dove ricominciare ha un consiglio semplice ma potente: “Inizia a immaginare. Visualizza ogni dettaglio del tuo sogno. Se lo vedi chiaramente nella tua mente, puoi renderlo reale.”

Oggi Mariana rappresenta un esempio di chi, partendo da zero, è riuscito a costruire qualcosa di grande. La sua parola chiave? “Fiducia”. Perché, come dice lei, “non mollo mai. Ogni esperienza, anche quella più difficile, mi ha insegnato a credere in me stessa. Questo ristorante non è solo mio, è il sogno della comunità, e io l’ho trasformato in una realtà completamente nuova”.

Indirizzo

Via Ponale 66 – Milano